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La storia si ripete. Il campo lo stesso, l’epilogo anche. Stadio “Silvio Renzulli” di Ariano Irpino. Si gioca Savignanese-Sporting Pietrelcina. Come la gara contro il Castelpoto del 27 ottobre 2019, anche quella di ieri, non si è conclusa. Triplice fischio finale anticipato del direttore di gara Jonathan Grimaldi di Nola e tutti a casa. 

Gara intensa, posta in palio alta. La Savignanese deve cambiare rotta dopo gli ultimi risultati negativi, lo Sporting Pietrelcina dopo la rivoluzione dicembrina prova a continuare la marcia di avvicinamento ai play-off. Vantaggio ospite con De Mizio, gara certamente intensa ma nel complesso corretta.

A cinque minuti dalla fine, Lepore commette fallo su Vincenzo Manco. I due si scalciano, l’arbitro li spedisce sotto la doccia. Secondo il racconto del presidente sannita, Mario Maioli, davanti gli spogliatoi succede qualcosa. “Mentre entrambi si avviavano verso gli spogliatoi, tre loro tesserati ed un paio di tifosi che avevano aperto il cancello che li divideva dagli spalti, evidentemente socchiuso, hanno avuto un fare minaccioso nei confronti di Manco. A quel punto il nostro direttore sportivo Leso ha lasciato la panchina per andare a dirimere la questione. Nemmeno il tempo di riprendere le ostilità che l’arbitro, a tre minuti dal novantesimo, ha mandato tutti a casa anzitempo. La cosa che dovrebbe farci stare tranquilli sono le dichiarazioni dell’arbitro che ha motivato l’interruzione con un laconico ‘se ci sono persone non autorizzate sul campo, la gara non può continuare'”.

Lo Sporting non può festeggiare i tre punti, ma certamente il racconto non ammetterebbe sorprese dal giudice sportivo. Anche se al Castelpoto, nella persona del dirigente Gianluca Muccio, non andò benissimo qualche mese fa, quando fu attribuita la sconfitta a tavolino dopo una situazione similare, certamente non uguale.