- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Vitulano (Bn) – Sarà presente anche il Marmo Rosso di Vitulano (Benevento) nel progetto di mostra itinerante ‘Pietre dei regni’ volta a raccontare e valorizzare l’esperienza della costruzione della fabbrica della Reggia di Caserta con una pluralità di risorse presenti sul territorio. Lo ha riferito il sindaco del Comune sannita, Raffaele Scarinzi, citando la proposta di collaborazione e la bozza di protocollo della Reggia per i 250 anni dalla morte di Luigi Vanvitelli, in occasione della conclusione del IX Simposio di scultura del marmo di Vitulano che ha avuto per tema ‘La Pace’ con la realizzazione dell’opera ‘Empatia’ della scultrice pugliese Stefania Palumbo.
Le celebrazioni vanvitelliane del 2023 che vedono in prima fila la Reggia ed il Comune di Caserta – ha detto Scarinzi – sono una importante occasione di valorizzazione per il nostro marmo, una pietra che Vanvitelli, forte estimatore del prodotto vitulanese, propose in molte sue opere convincendo anche Carlo III di Borbone. Peraltro, potrebbe aprirsi una chance anche sul piano turistico con flussi di visitatori diretti al nostro territorio per conoscere non solo il marmo di Vitulano – presente in diverse parti d’Italia e del mondo, come al Cremlino – ma anche le eccellenze enogastronomiche locali”.
Per 11 giorni, all’aperto, in Piazza Santissima Trinità, sotto lo sguardo incuriosito dei vitulanesi, la scultrice 47enne di San Pietro Vernotico (Brindisi) ha dato vita al suo progetto, due forme che si intrecciano, con Marmo di Carrara e tasselli di Marmo Rosso di Vitulano (in marmo locale anche il basamento dell’opera). “Con ‘Empatia’ ho voluto esprimere la dualità che diventa unità, l’attitudine a sentirsi in unione con l’altro, mantenendo la propria individualità ma in una sorta di connessione e ricongiungimento degli opposti” ha spiegato Palumbo, che vive a Carrara, durante la cerimonia di inaugurazione della statua (presentata da Francesco Vitulano) che sarà collocata, come le altre opere delle edizioni precedenti, in un luogo del paese sannita. L’appuntamento è stato arricchito anche da un’altra opera, realizzata in maniera prevalente con Marmo di Vitulano, commissionata dalla ProLoco Camposauro a don Battista Marello e collocata nella Piazza Santissima Trinità. L’opera è anche una fontana, affermano gli organizzatori della kermesse, scultura voluta fortemente dal direttivo e dal presidente uscente dell’associazione, Felicia Caporaso, che nel lasciare il testimone ai nuovi dirigenti, rappresentati nella cerimonia da Piera Cusano, “ha voluto regalare al paese uno scorcio di bellezza”. Il sindaco ha ricordato che il sacerdote “si è interessato a Vitulano e al suo Simposio essendo profondo conoscitore del marmo policromo e custode dell’opera di Luigi Vanvitelli e di Ferdinando IV di Borbone nella sua San Leucio”.
Le opere, presentate nell’ambito dell’Estate vitulanese, si inseriscono “in un progetto di valorizzazione della realtà territoriale ai piedi di Camposauro e il Simposio, con al centro quest’anno un tema di grande attualità, ha rilanciato il turismo e la bellezza dei nostri luoghi” ha sottolineato l’assessore con delega alla Cultura, Emanuele Calabrese, parlando all’inaugurazione alla quale è intervenuto anche l’artista e scultore vitulanese Mariano Goglia.
Un percorso, è stato ricordato dal giornalista Angelo Cerulo, che segnala come Vitulano sia in primo piano nella valorizzazione del patrimonio e dei beni culturali: il paese sannita, infatti – al centro di una importante area naturalistica come quella del Taburno-Camposauro e che conta eccellenze anche sul piano enogastronomico – “annovera strutture pubbliche (come la Pinacoteca Comunale con opere di artisti contemporanei) e private (come Casa Turese), impegnate su questo terreno”.