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Benevento – Probabilmente siamo ai titoli di coda sulla querelle relativa al destino del centro sociale polivalente “E’ più bello insieme” e delle famiglie dei disabili utilizzatrici della struttura del Rione Libertà. Clemente Mastella, carte alla mano, nella conferenza stampa di stamane, ha voluto sgombrare il campo da polemiche e accuse, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa soprattutto nei confronti della Caritas, lasciata fuori dalla sala giunta dove si è tenuta la conferenza, che secondo il primo cittadino ha speculato moralmente e strumentalizzato politicamente sulla vicenda accusandolo di voler chiudere il centro lasciando le famiglie e i disabili in difficoltà, senza una casa: “Ho scoperto che la Caritas è poco cristiana quando ha messo in dubbio il mio arbitrio morale, facendo inoltre dei flash mob con quelli che sono stati dei miei avversari usciti sconfitti alle elezioni. Nessuno ha mai detto che si chiudeva il centro per i ragazzi; un conto è tenere conto dei ragazzi e un conto delle esigenze di mercato delle cooperative. La Caritas fa attività di natura caritatevole qui invece siamo in presenza di una cooperativa come tutte le altre”.

Mastella difende il suo operato e attacca la vecchia amministrazione: “Per tutto il 2017 la Regione non ha dato un euro, il Comune invece ha pagato tutto per mandare avanti la struttura. Partecipa ai flash mob e solidarizza però non ha mai deliberato durante la sua amministrazione per mettere in regola tutto all’interno della struttura. Io devo solidarizzare con tutti.”

“Non tocco nessuno – aggiunge Mastella – fin quando non verrà messa in campo la procedura d’evidenza pubblica. Qua non siamo rispetto ad una prestazione che sia obbligo del Comune. L’unico obbligo lo abbiamo con tutte le 172 persone bisognose della Ambito B1 e non solo di queste del centro. I soldi al settore servizi sociali sono bloccati. Non capisco perché si dovrebbe privilegiare una disgrazia rispetto a un’altra. Siamo tutti figli di Dio. Non capisco questi favoritismi”.

Il sindaco e l’assessore alle politiche sociali, Anna Orlando, documenti alla mano, mostrano gli atti del Comune e delle precedenti amministrazioni che dimostrano la non titolarità della cooperativa nel poter gestire il centro e che gli accordi di parola non sono più possibili. La titolarità verrà dunque stabilità attraverso una procedura ad evidenzia pubblica a cui potranno partecipare tutte le cooperative interessate. Il sindaco promette che tutelerà invece i ragazzi: “Ho detto si chiude parlando della gestione non regolamentata ma non ho mai pensato di mandare via i ragazzi. Ce ne faremo carico”.

Un affondo anche a Don Nicola De Blasio. Il primo cittadino mostra la lettera a firma del direttore della Caritas in cui riconosce il debito di 42.547,50 euro maturato a titolo di indennità di occupazione da parte della Cooperativa “La Solidarietà”. Nella nota si legge che Don Nicola si accollerà il debito di 40.000.00 euro mentre il sindaco il restante. Dopo questo accordo/protocollo però, dichiara Mastella: “Nessuno si è fatto avanti, silenzio assoluto”.

Il lieto fine annunciato al momento dell’incontro in Comune, dunque, si è rivelato un falso. Di certo i rapporti tra l’amministrazione comunale e la Caritas sembrano definitivamente incrinati e Mastella promette regolarizzazioni per tutti. “Basta favoritismi”.