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La partita non è ancora chiusa”. La crisi del governo gialloverde innescata ieri da Matteo Salvini condurrà l’Italia a nuove elezioni? Probabilmente sì. Ma il percorso potrebbe anche deviare rispetto alle attese, e alle pretese, del leader della Lega- A pensarla così è Clemente Mastella, che la cattedra in strategie e meccanismi parlamentari se l’è guadagnata nei decenni vissuti da protagonista della politica nazionale.

Si vota a ottobre? La partita è da considerare ancora aperta. La disputa sulla riduzione del numero dei parlamentari, ad esempio, comporterebbe – una volta approvata la riforma – un rinvio di fatto delle elezioni alla prossima primavera. Senza contare che il taglio determinerebbe l’esigenza di riscrivere la legge elettorale”.

E comunque, per Mastella, la caduta del governo gialloverde porterà alla formazione di un nuovo esecutivo, seppur di scopo. “Ci sarà un governo elettorale. Resterà in carica fino a ottobre o anche di più ma ci sarà, perché non si può consentire a Salvini di gestire le elezioni nelle duplici vesti di candidato alla presidenza del Consiglio e ministro dell’Interno. Le ragioni di correttezza prevarranno e sarà scongiurata questa anomalia”.

Rispetto a quanto accaduto ieri, infine, anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal premier Giuseppe Conte, il sindaco di Benevento non ha dubbi: “Ora sarà una guerra senza quartiere tra Movimento Cinque Stelle e Lega. Per come la vedo io, i grillini non si aspettavano che Salvini aprisse la crisi proprio ora, dopo il voto in sofferenza del nuovo decreto sicurezza e dopo aver consentito – di fatto e seppur da dilettanti – il via libera alla Tav”.