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Alla ricerca di una “coalizione di volenterosi”. Clemente Mastella riparte così. Ritirate nella serata di ieri le dimissioni, il sindaco – dalla sua abitazione di Pacevecchia – torna a parlare e lancia un appello a tutti i consiglieri comunali. “Al di là delle appartenenze, al di là di quelli che erano i confini della maggioranza, lavoriamo insieme per Benevento”.

Parole che sembrano archiviare l’esperienza politico-amministrativa cominciata nel 2016, con il trionfo al ballottaggio. “Perché dovrei fare accordi con chi quattro anni fa era con me? Gente che prima si è fatta eleggere nelle mie liste e ora, dopo aver fatto il succhiaruote, mette in pratica comportamenti non certo gratificanti, ponendo ipoteche e facendo richieste del genere più disparato”. Con loro, assicura Mastella, il discorso è chiuso: “Ho detto no fino all’ultimo giorno alle loro richieste. Patti con il diavolo non ne faccio. Con la città sì”. E se i numeri, in vista del ritorno in aula, oggi non lo aiutano, una mano la fascia tricolore la chiede “ai consiglieri di buona volontà, a chi non guarda ai perimetri ma all’interesse della comunità”.

Come già emerso dalle indiscrezioni della vigilia, il “Patto con la Città” di Mastella passerà anche per un restyling della giunta: “Ci saranno dei cambiamenti. Attingerò dalla società civile beneventana perché per uscire dalle difficoltà è necessario il contributo di tutti”.

L’inquilino di palazzo Mosti – dove farà ritorno lunedì per una riunione sul Coronavirus – parla per circa venti minuti. Il primo pensiero va al Benevento Calcio, oggi impegnato a Chiavari, l’ultimo ai malati di Alzheimer, malattia di cui ha sofferto anche il padre: “Realizzeremo un centro per le persone colpite da questa terribile malattia, per dare un aiuto ai familiari chiamati a una prova di grande solidarietà”.

Nel mezzo, il sindaco rivendica i finanziamenti ottenuti per il rifacimento della Stazione Centrale, della Stazione Appia, per il depuratore, i Pics, la riqualificazione della caserma Pepicelli.

“Abbiamo trovato 140 milioni di debiti, al nostro insediamento. E dinanzi a noi c’era un percorso a ostacoli. Noi siamo andati avanti, riuscendo a ottenere risultati incredibili. Vogliamo proseguire in questo cammino”.

E a quanti sono pronti ad accusarlo di “opportunismo politico”, Mastella replica in via preventiva: “Pensavo davvero di dimettermi, non è stato uno scherzo, né una boutade. C’era una congiura per farmi cadere sul bilancio di previsione. Ma non sarebbe un dispetto a me bensì alla città”. Quella città che, però, non avrebbe capito: “Ho commissionato due sondaggi, nel secondo – conclusosi pochi giorni fa – la percentuale delle persone contrarie alle dimissioni”.

Mastella, dunque, ritorna. Per fare cosa? La risposta è la recita di un proverbio slavo: Quando arriva la neve e tutto rimane bianco, sogli gli animali riescono a lasciare un’impronta. L’obiettivo, dunque, è lasciare un’impronta.  Ci riuscirà? L’entusiasmo, confida, “è enorme”. Lo sono anche le difficoltà.