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Dove va Mastella? E’ un po’ la domanda che in tanti si fanno nell’ultimo periodo. Da quando le stilettate del sindaco di Benevento, quasi con cadenza giornaliera, si indirizzano verso il governatore della Campania con cui aveva costruito un asse che, dapprima, aveva aiutato lo stesso De Luca ad essere rieletto a Palazzo Santa Lucia a Napoli e, poi, aveva fatto altrettanto con Mastella a Palazzo Mosti a Benevento.
Un asse che aveva iniziato a scricchiolare in occasione dell’ultima tornata politica, quando il salernitano aveva pensato a garantire l’elezione parlamentare del figlio, ancor più di quanto potesse fare per la famiglia Mastella. Da lì sono sorti equivoci e incomprensioni, pubbliche più che private. Dapprima il divorzio tra l’assessore regionale, presunto mastelliano, Felice Casucci dallo stesso Mastella, per un ‘rimpasto’ che De Luca non ha mai accordato a Clemente per riposizionare la bandierina di ‘Noi di Centro’ in seno alla Giunta regionale. Quindi si è giunti quasi al Natale che sul filo delle luminarie, concesse a frotte a Salerno e nemmeno con una abat jour a Benevento, ha reso elettrici i rapporti tra i due.

Ma proprio prima che si illuminassero gli alberi natalizi, Mastella ha fatto giungere nelle redazioni un comunicato del suo partito con il quale annunciava una nuova via per il ‘viandante’ verso una meta, però, al momento ai più sconosciuta, sicuramente non ignota al sindaco beneventano e fors’anche nemmeno ai suoi fedelissimi più stretti.

Ed allora dove va Mastella? Radio Montecitorio racconta di un clamoroso quanto inaspettato avvicinamento. Da Roma rimbalza l’indiscrezione che Mastella si sia già incontrato nuovamente con Carlo Calenda, munito pure di delega di Matteo Renzi.

Anche perché ormai il fiorentino ha ceduto il passo al pariolino che, pertanto, ha concluso la sua opa al ‘Terzo polo’ con un altro annuncio delle scorse ore. «Ci siamo incontrati con Renzi – ha detto il leader di Azione – abbiamo chiuso l’accordo sulla federazione, lui ha fatto un passo di lato e io gli sono grato e resto segretario. Per ora tutto bene – ha aggiunto – nei prossimi giorni lo annunceremo”. Sempre che serva ancora un annuncio.

Si diceva dunque di Calenda che avrebbe rivisto Mastella, con il quale è arcinoto il rapporto di odi et amo che, nel tempo, ha caratterizzato la discussione pubblica tra i due.

Anche Mastella, nei giorni scorsi, lo ha ricordato in una intervista: “Il Terzo Polo le piace? Se si aprisse ad altre formazioni politiche, trovando l’umiltà di dare una mano al paese, sì. E’ lo stesso discorso che vale per il Pd. Il Terzo Polo poi deve trovare la forza di reggere a due personalità forti, come quelle di Renzi e Calenda, solo così può andare avanti. – ha dichiarato Mastella – Ma dovendo scegliere, chi le piace di più tra Calenda e Renzi? Mi hanno fregato sia l’uno che l’altro. Per correre insieme alle ultime politiche hanno fatto naufragare il progetto di un Grande Centro insieme a me. Però devo ammettere che sanno stare sulla scena” –  ha chiosato sul punto il ceppalonese. Quasi a sottolineare che Clemente sa riconoscere ‘certi talenti’ ed a far presagire quale potrebbe essere quello sbocco di ‘respiro nazionale’ che sta ricercando, dopo che, socchiusa la porta con De Luca, Mastella vede anche sbarrarsi la strada di un accordo a sinistra, laddove alla conduzione del Pd andasse uno qualunque tra Bonaccini e Schlein.

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