“Con nota protocollata al Comune, il sindaco di Ceppaloni Claudio Cataldo lamenta, scrivendo al sottoscritto una lettera, una presunta volontà di esclusione di Ceppaloni dall’intesa sulla Città Metropolitana-Area Vasta. Il rispetto assoluto che nutro per la comunità che mi ha dato i natali e che oggi devo dire si caratterizza per una amorfa ed irrilevante gestione amministrativa lontana, molto lontana da quando Ceppaloni era ‘piccola capitale’, mi impone di rispondere”, lo scrive il sindaco di Benevento Clemente Mastella.
“La missiva, in realtà, appare davvero singolare, se non proprio paradossale. Forse Cataudo non si è accorto che il partito a cui è iscritto non appena l’idea è stata generata si è espresso con parole di autentico dileggio, irridendo senza mezzi termini l’iniziativa. L’operazione è stata definita dal capogruppo provinciale del partito del sindaco Cataudo ‘una beffa istituzionale’, una ‘fantasiosa architettura politica senza alcun appiglio giuridico, né territoriale’, ‘una frenesia di Mastella, sintomatica di un panico crescente’. Ora, all’indomani del successo di una iniziativa cui hanno aderito con convinzione quindici Sindaci compresi alcuni tanto di centrodestra (come Vernillo di San Nicola Manfredi di FdI o Rocco di Calvi vicino alla Lega) quanto di centrosinistra o notoriamente del PD (si pensi a Pepe di Apice o Fusco di Castelpoto) e avendo dovuto registrare come tutti abbiano evidenziato la vis strategica e la portata di innovazione istituzionale contenute nell’idea di Area Vasta, Cataudo inscena e simula una scortesia istituzionale che non esiste.
Altri, anche dopo le prime battute del progetto o quando esso era in stato embrionale, hanno interloquito serenamente per prendere parte alla Città Metropolitana del Sannio. Così da un parterre di 11 siamo arrivati agli attuali 15. Comuni che non confinano direttamente con la Città (come Apice, San Martino Sannita, San Giorgio del Sannio o Calvi, ad esempio) hanno chiesto di entrare e manifestato espressamente disponibilità a partecipare. Non è certo il caso di Foglianise che invece ha un confine diretto con Benevento, proprio come Fragneto Monforte: è sufficiente consultate una cartina del territorio. Registriamo poi come Cataudo non abbia ancora compreso lo spirito giuridico e istituzionale dell’iniziativa che mira a condividere la gestione di servizi tra Comuni che abbiano quantomeno una contiguità geografica. Sarebbe pertanto una bizzarria allargare il progetto a centri di altri distretti geografici del Sannio, quali ad esempio la Caudina o la Valle Telesina: per questa forma di collante istituzionale c’è la Provincia. Non era una beffa, ora è tardi per i rimpianti”, conclude Mastella.