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Negli anni della Prima Repubblica era in voga un’espressione, coniata (sembra) da Giulio Andreotti alla fine degli anni ’60, che aveva a che fare con l’atteggiamento politico della Democrazia Cristiana che – alla bisogna – stringeva alleanza ora a destra, con il Partito Liberale, ora a sinistra con il Partito Socialista.

Quest’atteggiamento politico veniva definito “politica dei due forni”. L’espressione è entrata poi a far parte del linguaggio comune e tende a identificare un modo di fare ondivago, mai chiaro, sicuramente non improntato alla coerenza.

Ieri sera, com’è noto, il centro – sinistra ha trovato la quadra sulla ricandidatura di De Luca alle prossime elezioni regionali. Un centrosinistra in verità molto allargato, che va da ‘Articolo 1’ di Scotto fino a ‘Noi Campani’ di Clemente Mastella. In ogni caso il sostegno di Mastella al governatore del Pd era stato annunciato da giorni, e quella di ieri sera è stata solo una conferma.

Sì, proprio quel Clemente Mastella sindaco di Benevento. Quel Clemente Mastella che guida una coalizione di centro – destra a Palazzo Mosti e la cui consorte, l’On. Sandra Lonardo, occupa uno scranno in Parlamento all’interno del gruppo Forza Italia, all’opposizione del Partito Democratico e del governo giallo-rosso.

In tempi anche recenti la decisione di Mastella di sostenere un candidato del Partito Democratico avrebbe aperto un ampio dibattito politico. Oggi invece, al netto di qualche timida voce che comunque parla dai margini, vige il più rigoroso silenzio sulla faccenda. Nessuna presa di posizione da parte di Forza Italia, che mestamente si limita a inviare Martusciello nel Sannio con un’operazione scarsa nella forma e inesistente nella sostanza. Bocche cucite in casa Pd, con un partito in “tutt’altre faccende affaccendato”. Nessun commento, ça va sans dire, da parte della Lonardo. Nessuna riflessione, nessun accenno di dibattito. Niente di niente: il silenzio come cifra dell’analisi politica.

E così, circondati da placida quiete e in perfetta tranquillità, dalle parti dei Mastella un giorno pioveranno accuse al Pd ‘brutto e cattivo’ e il giorno dopo si elogeranno le capacità amministrative del governatore democratico. Una riproposizione in salsa sannita della sopra richiamata politica dei due forni. Solo che lì, nell’accezione originaria di quella pratica, si trattava di far nascere o cadere governi. E la posta in gioco era il destino del Paese. Qui, più modestamente, si tratta dell’autoconservazione di un ristrettissimo ceto politico.

Più che politica dei due forni, insomma, politica dei due fornellini. Del resto alle diminutio nel Sannio ci si è abituati da tempo.