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Benevento – Ha aperto i battenti questa mattina Materialia, la mostra organizzata dalla Swing Design Gallery di Angela Da Silva nella suggestiva cornice della chiesa di Santa Teresa a Benevento che resterà aperta per una settimana, dalle 17 alle 20. A esporre, undici designer internazionali con i loro lavori diversi per cifra stilistica, ma simili nell’approccio investigativo e sperimentali verso i materiali e i processi di produzione.

Dai vasi in gomma di Birgit Severin, metafora della caducità dell’esistenza, realizzati mescolando stampa 3D e modellazione a mano libera alle metamorfosi con cui Alissa Volchkova rielabora le celebri ceramiche Wedgwood, tramutando un processo industriale in qualcosa di unico e prezioso; dalle sedute di Ilaria Bianchi rivestite con una sorta di tessuto estrapolato dalla pietra in cui convivono tappezzeria artigianale e tecnologia più innovativa agli oggetti in vetro di Lucia Massari; dalle bottiglie tattili di Ahryun Lee, materializzazione di ricordi e sapori infantili, al textile design di Studio Haze (Sarah Linda Forrer & Stella Derkzen), esaltazione della bellezza della natura raccontata attraverso la dissezione di un fiore; dagli oggetti in polvere metallica di Ariane Prin che con l’ossidazione assumono inattese sembianze ai tessuti di legno di Elisa Strozyk,  esplorazione di un materiale che si modifica nello spazio in modi inaspettati; fino agli specchi di Jenny Nordberg, perfetto connubio tra design impegnato e innovazione, alle sedute scultoree di Jungin Lee, fragili “presenze” ispirate alla tecnica origami nelle quali vengono esaltate l’essenza dei materiali e la bellezza delle forme irregolari.

Nell’intervista video Angela Da Silva ci spiega Materialia, mostra realizzata con il patrocinio dell’Università degli Studi del Sannio e del Fai – Fondo Ambientale Italiano – delegazione di Benevento.