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Benevento – Sulla possibilità di realizzare in provincia di Benevento impianti per il trattamento della componente organica e sull’ipotesi di realizzazione di un biodigestore a Ponte Valentino è intervenuto Domenico Mauro, commissario provinciale di Forza Italia.

“Come già ampiamente chiarito nei mesi precedenti non sono affatto contrario alla realizzazione degli impianti, che sono necessari se vogliamo amministrare seriamente e senza strumentalizzazioni il processo di governo del territorio. Così come, e qui sarò di certo in controtendenza rispetto alle posizioni autorevoli che ho registrato nei giorni precedenti, non sono neanche, a priori, contrario a una impiantistica che abbia una capacità di trattamento dei rifiuti superiore alla capacità provinciale di produzione. È questa una posizione, a mio avviso, di corto respiro, se pensiamo seriamente a far crescere la nostra provincia e liberarla dall’isolamento socio-economico.

Io vorrei – continua Mauro – che anche in questa provincia malandata e emarginata si abbandonasse una visione “Nimby” per sposare un’altra che salvaguardando la salute e l’ambiente avesse un approccio positivo e non pregiudiziale, ciò che oggi viene definito “Pimby, ovvero please in my backyard.

Dico ciò dopo aver letto delle obiezioni comprensibili relative alla capacità produttiva annua dell’impianto che dovrebbe nascere, fatte salve tutte le autorizzazioni regionali, nell’area ASI di Ponte Valentino e che andrebbe a produrre una volta a regime 100.000 tonnellate annue di Forsu e fanghi per la successiva produzione di biometano. 

Il punto nevralgico, rispetto al quale non ho registrato alcuna riflessione, riguarda la sostenibilità tecnologica e ambientale del nuovo impianto, se utilizza una tecnologia di ultima generazione, quanto l’investimento porterà in termini di risparmio alle famiglie e alle imprese, quanto questo insediamento costringerà a potenziare e migliorare delle infrastrutture viarie obsolete e pericolose, quanto questo impianto libererà risorse pubbliche da destinare finalmente ai servizi essenziali, quanto questo impianto inciderà sullo stato di tutela delle aree che ospiteranno l’insediamento e di quelle circostanti o sull’economica locale, tra occupati diretti e indotto?.

Sono queste le domande che mi aspetto le forze politiche, che intendono servire le popolazioni, devono porsi e che dovrebbero porre alle istituzioni o agli imprenditori che pensano di generare ricchezza sui territori.

Alle aziende – conclude l’esponente di Forza Italia – che vogliono investire nel nostro Sannio, chiedo di darci e dare alle comunità informazioni dirette e sincere, di farci conoscere da vicino la loro solidità, la tecnologia che intendono adottare, i rischi e le opportunità legate all’investimento. Solo così sarà possibile sottrarre alle strumentalizzazioni di parte ciò che è pensato per lo sviluppo del Sannio”.