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Il Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, ridimensiona la ricostruzione degli incidenti nel carcere minorile di Airola diffusa oggi dal sindacato Uspp: “Esprimo solidarietà e vicinanza all’agente contuso, ma anche in questa occasione – dice – voglio stigmatizzare il fatto che molte volte, sulle vicende carcerarie, ci siamo delle vere e proprie fake news che creano allarme sociale”. Questo l’accaduto secondo il garante: “Un giovane recluso marocchino, che tra l’altro a fine mese uscirà dal carcere, ha avuto un litigio con due detenuti tunisini. È intervenuto un agente per dividerli ed è rimasto contuso”.

“Da ottobre – prosegue Ciambriello – ci sarà una direttrice del carcere di Airola a tempo pieno; mi auguro anche che ci siano più educatori, psicologi e mediatori linguistici, vista la presenza di immigrati. Io non voglio che si chiuda da gennaio il carcere per i lavori di ristrutturazione, ma che questi ultimi si facciano a lotti. Mi chiedo,infatti, dove andrebbero gli amministratori penitenziari, l’area educativa e gli stessi detenuti. Per me la comunità penitenziaria è fatta di detenuti e detenenti e i detenuti negli istituti minorili meritano un’attenzione particolare, a livello educativo, di strutture dignitose, di attività di inclusione, perché non sono prigioni, scuole né riformatori giudiziari”.