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Benevento – “Ottimo e abbondante non come capitava a me quando da Sottosegretario visitavo qualche caserma e mi fermavo per il rancio. Quando andavo io erano rose e fiori, appena andavo via tutti si lamentavano. Qui invece devo dire che la qualità del cibo è eccellente. Ho parlato anche con una nutrizionista che controlla il cibo per l’azienda e mi pare non ci siano problemi particolari”. Queste le prime parole del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, durante la visita alla scuola San Filippo Neri. 

La passerella del sindaco e dell’Assessore all’Istruzione Rossella Del Prete, viene dopo l’ultima polemica nata dalla errata comunicazione da parte del Sindaco sulla risoluzione della vicenda che da anni sta mettendo in difficoltà l’Ente. 

Il riferimento è all’udienza deputata a discutere della sospensione cautelare della sentenza del Tar Campania che, secondo le parole dell’Avvocato Vecchione legale di diverse famiglie beneventane , su richiesta del Comune si è deciso di spostare a luglio. 

Tornando al pranzo alla San Filippo Neri Mastella appare entusiasta: “Dopo 4 anni finalmente si normalizza una situazione che garantisce occupazione a 40 famiglie che lavorano e lavoreranno qua. Normalizza anche la situazione di 40 insegnanti che senza il tempo pieno sarebbero andati all’aria e poi i ragazzi sono contenti e soddisfatti. Credo sia la cosa migliore che potesse capitare in sorte.”

Mastella ha un pensiero anche per i genitori che hanno presentato ricorso: ” Io tentai il panino libero dopo la vicenda del Tribunale della Corte d’Appello di Torino però fu un disastro. Gli stessi che oggi litigano con me sono gli stessi che litigavano per il panino libero. Qualcosa di singolare. Sono come i 5 Stelle, un giorno dicono una cosa e la notte un’altra”.

Sulla futura decisione del Consiglio di Stato sottolinea: “Quando il Consiglio di Stato deciderà opereremo di conseguenza. Laddove ci fosse la sentenza che stabilisce le condizioni perché alcuni bambini che lo vogliono fanno il panino libero questo va bene ma io voglio una scuola che non mortifichi i ragazzi che sono in condizione più umile. La mensa invece consente, con poco prezzo, una dignità per tutti, il bambino che è più povero sul piano del reddito familiare e quello che è più in salute economica e questo mi fa molto piacere. Non ci sono squilibri – conclude Mastella e diseguaglianze e questa è la scuola pubblica che piace a me”.