- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Continua a tenere banco il caso-mensa. Il Movimento 5 Stelle, attraverso una nota stampa divulgata in mattinata a firma dei consiglieri comunali Marianna Farese e Nicola Sguera ha confermato la linea dura intrapresa sull’argomento chiedendo le dimissioni dei diretti interessati nel caso in cui il Tar dovesse notificare la sospensione del regolamento. Di seguito il testo integrale diramato dagli esponenti pentastellati: 

“Con una comunicazione firmata dal Dirigente Alessandro Verdicchio alle scuole il Comune dimostra irragionevolezza sulla vicenda della refezione scolastica. Nel preannunziare, infatti, l’avvio della mensa scolastica si ribadisce che il vigente “Regolamento” vieta la presenza di qualunque altra forma di pasto nelle scuole. Lo scorso 8 febbraio avevamo sollecitato il Sindaco a rispondere positivamente alla richiesta dell’avvocato Vecchione che chiedeva, in attesa del pronunciamento del TAR, previsto per la prima settimana di marzo, di sospendere il “Regolamento”. Invece si continua a preferire un irrazionale muro contro muro.

Dall’inizio della surreale vicenda abbiamo fatto proposte ragionevoli che tutelassero quanti più soggetti coinvolti (in primis i bambini). Constatiamo che si preferiscono le prove di forza. Fino ad ora sono state disastrose per l’Amministrazione, ma a pagare sono sempre stati i cittadini.

Oggi dovrebbe essere notificata la terza istanza cautelare al TAR volta alla sospensione del “Regolamento”. È realistico che il TAR accolga l’istanza con decreto immediato, come già accaduto a settembre, per poi discutere l’istanza in contraddittorio con il Comune in successiva udienza, magari il 7 marzo.

Verrà inoltrata una nuova diffida a tutti i Dirigenti, ricordando la loro autonomia istituzionale, ricordando loro l’illegittimità del “Regolamento”, preannunciando anche azioni risarcitorie da parte di quelle famiglie che si vedrebbero costrette ad aderire al servizio perché impossibilitate ad accudire i figli durante il tempo mensa. Nel caso in cui il TAR dovesse nuovamente sospendere il “Regolamento” e poi dichiararlo nullo chiediamo sin da ora le dimissioni di chi ha avallato questa linea d’azione”.