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Un esperimento sociale, superato a pieni voti dalla comunità beneventana. Alex è un sannita d’adozione, vive nel Sannio da più di 20 anni, passati a vivacizzare un commercio che vive un periodo certamente non felice. Il “cinese” (così ama annunciarsi) non visita la sua nazione natìa da anni, in silenzio e con sommo rammarico sta pagando l’epidemia virtuale del ‘coronavirus’. 

Il suo ristorante è mestamente chiuso, la sua attività commerciale, come altre di suoi connazionali, ha visto il fatturato subire un vero e proprio tracollo. Colpa di un virus che nel Sannio ha poco a che vedere. Ma l’informazione, la paura, l’inutile allarmismo ha spinto Alex a cercare il contatto con il suo popolo che lo ha adottato negli anni.

Sabato pomeriggio, davanti la telecamera nascosta di Anteprima24, si è posizionato sul corso Garibaldi di Benevento e ha fatto quello che è già successo in tante città italiane: un cartello, una mascherina davanti la bocca ed una benda sugli occhi. 

Alex ha attirato la curiosità ed ha smosso le coscienze dei beneventani: selfie, parole di incoraggiamento, abbracci. Fraterni, ravvicinati, di contatto. Tanto affetto ricevuto, Alex non aveva dubbi, 8540 km dividono Benevento da Wuhan, ma questa volte, idealmente, non sono mai state così vicine.