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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di L@p Asilo 31 sulla questione della struttura che ospita i migranti in Via Cocchia.

La strumentalizzazione politica che si sta facendo in relazione ai contagi avvenuti nel centro di Via Cocchia a fini meramente propagandistici è a dir poco spregevole. 

Un sindaco con senso delle istituzioni dovrebbe mantenere cautela e non aizzare la paura delle persone alimentando le tensioni di una vicenda che è già molto delicata di per sé. 

Esiste scarsità di informazioni e mancanza di chiarezza a partire dalla Prefettura, si sta dando risalto soltanto al contagio degli ospiti del centro ma non si chiarisce e non si approfondisce da quanto tempo il gestore e dirigente del centro ha la febbre e da quanto tempo ha accertato di avere il Covid attraverso il tampone. Un dirigente di un centro che ospita circa 65 persone ha il dovere di allertare le istituzioni in caso di comparsa di sintomi come la febbre?

Se le istituzioni erano state allertate per tempo in che modalità hanno agito?

Il presidio militare davanti al centro di Via Cocchia, il divieto di ricevere ed avere viveri, il divieto ad avere ad una quarantena dignitosa mostrano tutte le falle della Prefettura nella gestione di una vicenda molto delicata.

Ci si preoccupa di limitare il rischio di fuga degli ospiti del centro e non ci si sta preoccupando al loro sostentamento, lasciando da giorni persone senza viveri e senza la possibilità di poter fare spesa.

Chiediamo alla città di Benevento, alle parrocchie e ai cittadini sensibili del Rione Libertà di attivare insieme un presidio attivo di solidarietà nei pressi del centro e di raccogliere viveri da poter consegnare agli operatori del centro di Via Cocchia.

Per chiunque voglia portare la propria solidarietà e raccogliere vivere per i ragazzi del centro può recarsi al L@p Asilo 31 di Via Firenze oppure contattarci al 389 997 6290″.