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Milano – A testa alta e questa volta può andare bene così. Il Benevento perde a San Siro contro il Milan al termine di una sfida che i rossoneri si aggiudicano con una rete per tempo. A cinque giornate dal termine del campionato conta però fare punti e quelli la Strega dovrà trovarli obbligatoriamente domenica prossima, quando al “Ciro Vigorito” arriverà il Cagliari. Era importante dare un segnale prima dello scontro diretto e la prestazione di Milano, fatta eccezione per l’approccio e qualche errore, lascia in eredità buone indicazione sulle quali lavorare in settimana.

La partitaPioli cambia quattro pedine rispetto alla Lazio, ritrovando soprattutto Ibrahimovic in attacco. Inzaghi torna all’albero di Natale per la sua prima a San Siro da avversario contro il suo passato. Il tecnico giallorosso lascia in panchina i diffidati Schiattarella ed Hetemaj, affidandosi all’estro di Iago Falque.

Strega timorosa in avvio e subito punita. Al primo affondo il Milan è avanti: azione condotta da Çalhanoğlu, dai e vai con Saelemaekers, velo di Kessie e il turco chiude piazzando di destro alle spalle di Montipò. Reagisce il Benevento, l’imbucata per Lapadula è letta bene da Dalot. Le azioni migliori dei rossoneri nascono ancora da sinistra per finalizzarsi a destra, Saelemaekers questa volta si mette in proprio impegnando Montipò. Sul ribaltamento di fonte il destro di Ionita dalla distanza costringe Donnarumma alla deviazione in angolo. Il tiro dalla bandierina si trasforma però in una ripartenza avversaria e Leao si divora il raddoppio a tu per tu con Montipò. L’ago della bilancia nel Milan è Çalhanoğlu, il turco è ispirato e da un suo movimento, a portare via Depaoli, nasce l’opportunità di Hernández, sinistro in diagonale e risposta di Montipò. E’ in partita la Strega ma allo scadere del primo tempo Caldirola, dopo essere scivolato, rimedia stoppando la battuta a botta sicura di Bennacer. La successiva respinta di piede di Montipò sul desto di Ibrahimovic permette ai giallorossi di rientrare negli spogliatoi sotto di una rete.

Pioli fiuta il pericolo e a inizio secondo tempo toglie un Bennacer in odore di seconda ammonizione per inserire Tonali. Proprio dai piedi dell’ex Brescia nasce il primo squillo della ripresa, il destro di Ibra viene neutralizzato da Montipò. Un errore di Kessie offre a Dabo l’opportunità di calciare a rete, il destro a giro del centrocampista burkinabé termina sul fondo. Stessa sorte per la conclusione di Iago Falque ma l’occasione del galiziano è potenzialmente più pericolosa. La partita decolla e la replica del Milan è affidata ancora a Çalhanoğlu, destro a lato di un nulla. Salvata la pelle, Montipò è ancora decisivo nel chiudere lo specchio della porta a Ibrahimovic dopo una bella giocata nello stretto dello svedese. La sfida nella sfida tra l’attaccante e il portiere continua, c’è ancora Montipò sulla botta di Ibra ma il numero uno giallorosso non può nulla sul successivo tap-in di Theo Hernandez che vale il raddoppio per il Diavolo. Accusa il colpo il Benevento che prova a reagire con il neo entrato Insigne, tiro a giro alto di poco. Col passare dei minuti la gara cala di intensità, la testa delle due squadre è già agli scontri diretti. Il Milan andrà a Torino per affrontare la Juventus, il Benevento riceverà la visita del Cagliari. Champions e salvezza passeranno dai prossimi novanta minuti.

Milan-Benevento 2-0

Reti: 6’pt Çalhanoğlu, 15’st Hernández

Milan (4-2-3-1): G. Donnarumma; Dalot, Tomori, Romagnoli, Hernández (25’st Calabria); Bennacer (1’st Tonali), Kessie; Saelemaekers (25’st Castillejo), Çalhanoğlu (41’st Diaz), Leão (25’st Rebić); Ibrahimović. A disp.: Donnarumma, Tătăruşanu, Gabbia, Kalulu, Kjær, Hauge, Krunić, Meïte. All.: Stefano Pioli

Benevento (4-3-2-1): Montipò; De Paoli, Glik, Caldirola, Barba; Dabo (41’st Tello), Viola, Ioniță; Iago Falque (9’st Insigne), Improta (25’st Caprari); Lapadula (25’st Gaich). A disp.: Manfredini, Lucatelli, Schiattarella, Di Serio, Sanogo, Hetemaj, Pastina, Diambo. All.: Filippo Inzaghi

Arbitro: Gianpaolo Calvarese di Teramo

Assistenti: Matteo Passeri di Gubbio e Alessandro Costanzo di Orvieto

IV uomo: Francesco Fourneau di Roma 1

Var (A/Var): Maurizio Mariani di Aprilia (Stefano Alassio di Imperia)

Ammoniti: Bennacer, Castillejo per il Milan

Note – Recupero: 3’pt, 5’st