- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Montesarchio (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Franco Damiano, primo cittadino di Montesarchio.

Non è raro ai tempi dei social imbattersi in chi, in pochi secondi, è in grado di dibattere ora di questo ora di quell’argomento naturalmente elevandosi al rango di massimo esperto.
Negli ultimi giorni ne abbiamo alcuni a Montesarchio pronti a fornire lezioni di sicurezza, naturalmente senza averne alcun titolo. Per questo intervengo: solitamente preferisco essere silenzioso, studiare con la maggioranza i mille problemi e cercare di dare risposte e scegliere con le risorse disponibili le priorità. E quindi di questi tempi abbiamo il dovere anche di essere maestri e ridare dignità alla politica, ad un certo tipo di politica, quella riformista e liberal-democratica a cui io ho sempre fatto riferimento avendo anche per fortuna e immeritatamente avuto grandi maestri.
Uno dei temi portato in auge dagli statisti dei social sono le telecamere: le benedette telecamere panacea di ogni male che da Rio a Gotham City hanno notoriamente azzerato la criminalità.
Tentano un furto in un parco privato? “Ci vogliono le telecamere” dicono i dotti già pronti però a trasformarsi in eccelsi urbanisti e disquisire di puc.
Naturalmente l’idea che telecamere comunali in un parco privato non possano essere installate, né inquadrarlo, non li sfiora minimamente.
E a nulla vale dire che le telecamere di Montesarchio sono tutte funzionanti, quelle vecchie  rimesse in esercizio e con un piano approntato da sostituirle man mano e le nuove, 5, di ultimissima generazione con un nuovo software acquistate da questa amministrazione tutto con fondi propri. A nulla vale il rapporto riservato e costante con incontri e tavoli col Prefetto e le forze dell’ordine (che ringrazio personalmente)per la sicurezza, per il contrasto alle droghe, alla violenza, alla criminalità. A loro questi nuovi statisti non gliela si fa, perché improvvisamente si trasformerebbero nei massimi esperti di bilancio e con nulla riuscirebbero a dotare la città di un Grande Fratello digitale con ogni angolo di un territorio vastissimo monitorato. Sarebbero già pronti con progetti e programmi a costruire stazioni di Polizia, e perché no centrali Fbi, caserme dell’esercito. Non hanno mai amministrato ma naturalmente sarebbero i migliori amministratori del mondo, virtuale, per fortuna.
E noi dal mondo virtuale e dai social non vogliamo certo distoglierli, ci mancherebbe: glielo impongono anche i nuovi maitre a pensair politici. Noi a gattini, pane e Nutella, citofoni e sciocchezze aizzapopolo preferiamo la serietà: la serietà che ci impone di ignorare stupidaggini (nella stragrande maggioranza dei casi, e sono tanti) e lavorare a testa bassa. Lavorare con il poco, pochissimo che ci trasferisce ormai lo Stato ed essere comunque un comune riferimento in Valle Caudina e nel Sannio, lavorare fornendo sempre servizi eccellenti ai cittadini nonostante le difficoltà, rispettare la programmazione (sì, rispettando la programmazione) con un’azione amministrativa incisiva, lontana da urla social e sciocchezze. Quelle le lasciamo ad altri“.