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Si è svolto nel cuore della Valle Caudina il convegno Infrastrutture e territori: la sfida della Caserta–Benevento e il ruolo della Valle Caudina, promosso dalla Lega con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, esperti tecnici, esponenti del mondo imprenditoriale e amministratori locali.

Al centro dell’incontro, il ritorno del collegamento autostradale Caserta–Benevento nel contratto di programma MIT–Anas, un progetto da quasi 2 miliardi di euro che era stato escluso dalla Regione Campania, nonostante la sua importanza strategica.

Con la Lega e l’impegno dell’on. Gianpiero Zinzi, quest’opera torna a essere prioritaria nella programmazione nazionale”, ha dichiarato Luigi Barone, Responsabile Coesione Territoriale della Lega Salvini Premier. “Non si tratta solo di una strada: è la speranza di un territorio che chiede sviluppo, sicurezza e connessioni moderne. Il nostro obiettivo immediato è il finanziamento del primo lotto, da Caserta a Paolisi”.

Il progetto è stato illustrato da Nicola Fontana, Direttore Dipartimento Ingegneria Università del Sannio e dai rappresentanti di Anas, Giuseppe Malgeri e Barbara Di Franco, che hanno descritto l’intervento in due lotti funzionali: Lotto 1 svincolo A30 (Caserta) – Paolisi (BN); Lotto 2 Paolisi – tangenziale Benevento.

L’autostrada seguirà l’asse dell’attuale SS7 Appia, oggi congestionata da oltre 18.000 veicoli al giorno, con picchi di 27.000 nelle zone più urbanizzate, rappresentando una risposta concreta a un’esigenza storica della popolazione caudina e non solo.

La Statale Appia è per noi l’unico collegamento verso Napoli e Caserta, ma è completamente satura”, ha ricordato Michele Izzo, Responsabile Lega Valle Caudina. “Chi vive qui lo sa: siamo una terra di pendolari dimenticati. È il momento di voltare pagina”.

“Negli anni ’60 ci fu lo scippo dell’autostrada a favore di Avellino. Oggi, con questo progetto, chiediamo giustizia infrastrutturale”, ha incalzato Luigi Bocchino, segretario provinciale della Lega Benevento. “In questa provincia mancano strade moderne, ospedali, treni. La Valle Caudina, gestita da EAV, è chiusa da anni e se davvero verrà riattivata se ne parlerà nel 2027. È una vergogna. È ora di invertire la rotta”.

Dal tavolo tecnico è emerso che l’opera può avere un impatto moltiplicatore importante sul tessuto economico locale.

Ogni euro investito può generare fino a 3,5 volte il valore”, ha evidenziato Flavian Basile, Presidente ANCE Confindustria Benevento. “Parliamo di 15.000 nuovi posti di lavoro e risparmi reali per i pendolari, anche 12.000 euro l’anno a lavoratore. È un’opportunità straordinaria per tutta la filiera edile e manifatturiera”.

Non è solo un progetto emergenziale, ma una visione per il futuro”, ha aggiunto Andrea Esposito, Vicepresidente Confindustria Benevento. “Serve lungimiranza: questa è l’occasione per dare una nuova centralità al Sannio e alla Valle Caudina”.

Anche il sindacato ha fatto sentire la propria voce. “Negli ultimi dieci anni abbiamo perso 2.650 residenti” – ha dichiarato Luigi Simeone della UIL. “Il lavoro si crea anche con le infrastrutture. Meglio partire oggi che piangere domani altri rinvii”.

Tra i sindaci presenti, Vincenzo Falzarano del Comune di Airola ha lanciato un appello alle istituzioni: “Servono certezze, non solo progetti. Date, fondi, cantieri. Basta strutture a metà. Le aree interne non possono più essere considerate di serie B”.

Il messaggio emerso è chiaro: la Valle Caudina non vuole più restare inascoltata. Il progetto Caserta–Benevento è la chiave per uscire dall’isolamento, attrarre investimenti, fermare lo spopolamento e costruire una rete reale tra le province di Caserta, Benevento e Avellino.

Ha chiuso i lavori l’on. Gianpiero Zinzi, Coordinatore Regionale Lega Salvini Premier Campania: “Il Sud ha finalmente un Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che investe davvero nel Mezzogiorno. Dopo anni di silenzi, oggi il Governo ci ascolta. Il centrodestra deve ripartire dalle aree interne, dare risposte concrete e realizzare questa grande opera. Noi ci crediamo, e non ci fermeremo”.