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Benevento – Dopo pochi minuti i guantoni erano già caldi. Sul sinistro potente e preciso di Tremolada, Lorenzo Montipò ha deciso di riprendere il discorso da dove lo aveva interrotto. A Cosenza un suo miracolo in extremis su Pierini era valso tre punti, oggi questo e altri prodigi contro il Pordenone non sono stati da meno: “Eh sì, la partita è iniziata con un’insidia. Non era semplice, poi sul calcio d’angolo successivo abbiamo scampato un altro pericolo e la partita si è messa in un certo modo per me, almeno nella prima frazione”. 

Dopo l’intervallo il Benevento ha trovato il raddoppio, ma il Pordenone non ha certo tirato i remi in barca. In particolare i ramarri hanno avuto un’occasione clamorosa per segnare il possibile 2-1 con largo anticipo rispetto a quanto abbiano poi fatto. Proprio in riferimento a quella circostanza, Montipò svela un dettaglio che potrebbe essere sfuggito: “Sull’azione del doppio palo sono intervenuto due volte. Sul tiro di Mazzocco l’ho sfiorata quel tanto che bastava per deviarla sul palo, ma mi è rimasta impressa (e non solo a lui, si capisce) la parata successiva su Bocalon. E’ stato segnalato fuorigioco, è vero, ma quel riflesso per me resta e vale molto. Mi dà motivazioni ulteriori”. 

L’unico rammarico resta quel gol al 90′ che ha rischiato di riaprire la partita: “E’ stato un peccato, ci sarebbe piaciuto mantenere la porta inviolata anche oggi ma non ci siamo riusciti. E’ qualcosa che conta relativamente, sia chiaro, perché avremmo firmato per ottenere altri tre punti importantissimi come abbiamo fatto. La nostra fame non si placa, il mister ci sprona giorno dopo giorno. Finché non raggiungiamo l’obiettivo non siamo tranquilli. Anche l’Alessandria, qualche anno fa, in Lega Pro aveva un vantaggio simile. Poi ha perso il campionato”. 

Sarà, ma a vedere questo Benevento una debacle appare improbabile. Anche nelle difficoltà la squadra giallorossa riesce sempre a primeggiare. Montipò a tal proposito promuove la coppia di centrali ‘inedita’ composta da Barba e Caldirola: “Si sono comportati entrambi benissimo, quando abbiamo sofferto nel secondo tempo, loro hanno messo delle pezze in fase difensiva. Barba, in particolare, ha dimostrato che sa giocare benissimo sul centrodestra nonostante sia mancino. E a Cosenza da terzino ha ben figurato. Che dire di più”. 

Ok la scaramanzia, ma è impossibile non rivolgere un piccolo sguardo alla serie A: “Lavoriamo ogni giorno per essere pronti a giocarci le nostre carte. La voglia di confrontarsi con grandi campioni è inimmaginabile. Se dovesse succedere di arrivare in A, non vorremo essere una comparsa. Vogliamo dimostrare che possiamo tener testa ai vari Lukaku, Ronaldo e Immobile. Ora, però, pensiamo prima a tagliare il traguardo”. Amen.