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Benevento – Un pieno di energia e vita nonostante una malattia neurodegenerativa diagnosticata nel 2011. Se ne va il maestro Ezio Bosso, direttore d’orchestra, compositore e pianista, capace di affascinare con le sue melodie e trascinare con la sua forza d’animo. Il maestro se ne va a 48 anni nella sua casa di Bologna, dove, come tutti, stava osservando la quarantena.

Come spesso si dice in circostanze del genere, una morte che lascia senza fiato perchè non se ne va solo il musicista, geniale e pieno d’anima, ma anche l’uomo: un maestro d’orchestra che ci metteva tutto se stesso per coinvolgere i musicisti che si affidavano completamente a lui.

E una testimonianza di ciò si è avuta anche a Benevento nel corso del Bct, il festival del Cinema e della Televisione. La chiusura dell’edizione del 2019 fu affidata proprio alla sua direzione in un Teatro Romano pieno fino all’incredibile e completamente pronto a farsi trascinare dalla sua melodia, dalla sua forza e dai suoi sorrisi, tanti. Un successo, ma in fondo non c’era da meravigliarsi, visto lo status di fuoriclasse del genere e l’amore col quale dirigeva l’Orchestra.

Un velo di tristezza cala in un periodo già difficile di suo. La musica italiana perde un’eccellenza, il mondo perde un esempio di forza e vitalità, una persona capace di vivere la difficoltà con una normalità e una gioia disarmanti. Resta la sua musica, ciò che lo rende immortale agli occhi e alle orecchie di chiunque sappia apprezzare il bello.