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L’ennesimo atto di movida violenta campeggia sulle prime pagine dei quotidiani nostrani, e nonostante lo sforzo di percepirli ogni volta come casi, in linea di principio, isolati, è innegabile la localizzazione in un’area ben precisa della città, area che nonostante l’allarme più volte lanciato dai residenti, si trasforma, dopo un certo orario, in una zona franca e abbandonata a sé stessa.
La presenza delle forze dell’ordine è infatti costante e garanzia di sicurezza, ma non riesce spesso a seguire il prolungarsi delle nottate, e andrebbe integrata con una rete di supporto in strada e non, capace di tenere sempre viva la luce del sano divertimento.

A tal fine, una misura concreta volta all’incentivazione di una movida responsabile, potrebbe ritrovarsi nella formazione e impiego in pianta stabile nelle serata a più alto afflusso di un gruppo di Street Tutor da individuare nelle stesse fasce più giovani, magari in accordo con le realtà associative cittadine, in grado di fornire attività di prevenzione in strada nei luoghi della movida beneventana. Ciò garantirebbe il raggiungimento di un duplice obiettivo: promuovere azioni di sensibilizzazione sui rischi legati al consumo di alcol, sostanze stupefacenti e malattie sessualmente trasmissibili, ma anche la promozione di notti di qualità e di una movida responsabile con la fattiva collaborazione delle attività commerciali presenti.

Ingiusto dunque demonizzare un’intera generazione come sta accadendo sui social o tentare di risolvere tutto giocandosi solo la carta dell’educazione in famiglia e a scuola, che risulta importante ma va affiancata a una pluralità di azioni di prevenzione, analisi e supporto in grado di garantire l’effettiva sicurezza di chi è in strada. Solo una collaborazione efficace tra autorità locali, forze dell’ordine e la comunità può dunque garantire un ambiente sicuro e piacevole per tutti i cittadini di qualunque fascia d’età” così si è espresso Angelo Piazza vice coord giovani Forza Italia.