- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – “Zero sprechi, qualità dei rifiuti organici, utilizzo dei sacchetti biodegradabili e compostabili per la raccolta”. Questi i messaggi di auguri lanciati dagli organizzatori di #CompostGoal per vivere al meglio, sostenibilmente parlando, le oramai imminenti festività natalizie.

Quello che sta per arrivare infatti può, anzi deve essere un Natale all’insegna della sostenibilità ambientale. Il messaggio ha come destinatari ufficiali i circa 40 Comuni partecipanti al contest che premia i comportamenti virtuosi dei Comuni di Puglia, Basilicata e Campania che conferiscono la frazione organica presso l’impianto di compostaggio Progeva di Laterza.

L’importanza del tema trattato fa sì che chiunque possa raccogliere l’invito, anzi la sfida, attraverso piccoli accorgimenti e buona volontà.

Il messaggio augurale si concentra su quattro punti:

SPRECHI ALIMENTARI – Quasi il 20% degli acquisti alimentari degli italiani in occasione del pranzo e del cenone di Natale finirà in pattumiera – si legge in un comunicato ufficiale del Codacons in riferimento alle statistiche dello scorso anno – . La tendenza del nostro paese, purtroppo, è acquistare più del necessario. Pertanto, il monito è di non farsi prendere dalla frenesia e calcolare attentamente i reali bisogni.

SOLIDARIETÀ – Pochi conoscono e soprattutto fanno riferimento ai canali e agli enti che intercettano e poi donano le eccedenze alimentari alle persone svantaggiate. Per non sbagliare due volte, in caso di rimanenze è opportuno verificare quali Enti sul proprio territorio svolgono queste lodevoli iniziative.

QUALITÀ DEI RIFIUTI ORGANICI – Più di un terzo dei materiali riciclabili sono organici compostabili. Se proprio non è possibile aiutare il prossimo, si può aiutare l’ambiente prestando attenzione ai materiali conferiti nella frazione organica:

Avanzi di cucina;

  • Scarti di carne e pesce (compresi gusci d’uovo, piccole ossa, piume, lische);
  • Scarti di verdura e frutta, anche secca (togliendo eventuali bollini);
  • Cibi avariati, tolti dalle confezioni;
  • Filtri di the, camomilla o altri infusi (staccando eventuale filo e bollino di carta);
  • Fondi di caffè, cialde di caffè (le capsule vanno nell’indifferenziata a meno che non siano compostabili);
  • Fazzoletti e tovaglioli sporchi solo di residui organici, non imbevuti di prodotti detergenti o cosmetici;
  • Piccoli scarti di fiori e piante, rametti e altri scarti legnosi;
  • Bastoncini di legno per gelati;
  • Ceneri spente del caminetto in piccola quantità;
  • Stoviglie compostabili;
  • Escrementi di animali domestici;
  • Lettiere “naturali” per animali domestici.

A volte i Comuni possono dare indicazioni diverse su alcuni rifiuti specifici. Per qualsiasi dubbio, rivolgersi al gestore della raccolta.

SCELTA DEL SACCO GIUSTO – Non tutti i sacchetti sono adatti a contenere rifiuti organici. Per esempio, non vanno bene i sacchetti in plastica normale (Polietilene PE), quelli in plastica leggera e quelli con diciture generiche. Il sacco giusto è quello biodegradabile e compostabile, riconoscibile grazie alla presenza dei loghi degli enti certificatori e/o della dicitura UNI EN 13432:2002.