- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – E’ andata in scena nel pomeriggio presso la palestra della ex Colonia Elioterapica l’edizione numero ‘zero’ del “Trofeo Maestro Antonio Furno”, organizzata dall’Accademia Olimpica di Scherma. Vi hanno preso parte bambini e ragazzi della società sannita che si sono affrontati in pedana tirando di spada. Quattro le categorie: Pulcini (4-7 anni), Pre-agonisti (8-10 anni), Agonisti (11-14 anni) e Over 14. Questi ultimi si sono contesi il Trofeo Furno, che nei prossimi anni potrebbe diventare un evento interregionale. 

Nell’occasione è stata premiata con una targa celebrativa Rossana Pasquino, atleta dell’Accademia e duplice campionessa italiana di spada e di sciabola paralimpica. A fare gli onori di casa sono stati Sara Furno, Francesca Boscarelli e Dino Meglio, tutti entusiasti di una nuova, lodevole iniziativa per la scherma beneventana: “Proseguiamo nel solco di una tradizione consolidata ma con la volontà di rinnovarci e di formare tanti giovani, nello sport ma soprattutto al di fuori. E’ bellissimo vedere tanti bambini che si avvicinano alla scherma, la strada è quella giusta e la perseguiremo con grande passione“, ha dichiarato Sara Furno, figlia del compianto Maestro Antonio. 

La fusione tra le due società avvenuta nel mese di marzo si sta rivelando la scelta giusta – ha detto con convinzione Dino Meglio -; abbiamo l’ambizione di progredire e rinnovare il corso agonistico del capoluogo nonché una tradizione ormai storica per la città di Benevento. Lavoreremo affinché il trofeo Furno possa diventare un punto di riferimento per gli schermidori non solo beneventani”.

Un’altra campionessa, Francesca Boscarelli, ha evidenziato la forza del messaggio fornito dalla nobile disciplina sportiva: “Stiamo crescendo, quella di oggi è una vera e propria festa. Si celebrano i titoli italiani di Rossana Pasquino, un terzo posto e un quinto posto individuale miei, ma soprattutto lo spirito dei nostri giovani. La condizione è la migliore per costruire qualcosa di buono perché è proprio vero che l’unione fa la forza, lo stiamo percependo proprio in questi mesi”. 

Confermata la volontà di rendere l’evento un appuntamento di richiamo: “Abbiamo una bellissima struttura, quella di quest’anno è una sperimentazione fatta in famiglia, ma abbiamo la volontà di avviare un vero e proprio corso. Vogliamo che questo trofeo travalichi i confini della nostra Accademia, l’idea è farlo diventare un appuntamento nazionale con l’obiettivo di tenere in vita il ricordo del Maestro Furno, indimenticato papà della scherma beneventana”.