Tempo di lettura: 3 minuti

Il Conservatorio di Musica ‘Nicola Sala’ di Benevento cambia vertice: Nazzareno Orlando è il nuovo presidente dell’ente, nominato con decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, reso ufficiale venerdì scorso. Orlando subentra a Caterina Meglio, portando con sé un’identità culturale ben radicata nel territorio, ma anche una visione che si preannuncia orientata alla collaborazione istituzionale.

Già assessore alla cultura con le amministrazioni di Viespoli prima e D’Alessandro poi, divulgatore, presenza nota nei circuiti culturali cittadini, Orlando guiderà – insieme con il direttore Giuseppe Ilario – l’istituzione musicale più importante della città per il triennio 2025-27. 

Arriva alla presidenza in un momento in cui l’Ente si prepara a svolgere le proprie funzioni accademiche attraverso nuove infrastrutture le cui ragguardevoli dimensioni assumono di per sé rilevanza strategica per la città.
Simbolo di questa nuova fase è l’ex hotel ‘Il Molino‘, già acquisito dal Conservatorio ad inizio anno e al centro di un ambizioso progetto di riconversione. I lavori procedono a ritmo sostenuto e nei mesi scorsi la struttura ha già iniziato a rivivere attraverso eventi, concerti e attività laboratoriali, preludio di ciò che sarà: un campus culturale con residenze per studenti, servizio mensa, aule studio moderne, un parco attrezzato per attività all’aperto e due teatri – uno dei quali en plein air – destinati a diventare luoghi permanenti di produzione e diffusione artistica.
Questo incarico “mi emoziona e mi riempie di responsabilità – dice al suo primo giorno in Conservatorio – . Intendo affrontarlo con la serietà che mi ha sempre contraddistinto, ispirandomi a trasparenza e collaborazione con le istituzioni. Dove ci sono state decisioni valide da parte della presidente uscente e del direttore, sarò il primo a portarle avanti. Per il resto, sarò me stesso, come sempre”.

Nel triennio che si apre, Orlando sarà chiamato ad amministrare un Conservatorio in espansione, tanto nelle strutture quanto nella missione culturale: “Benevento sta puntando a obiettivi impegnativi, come il concorso a Capitale della Cultura. Per restare al centro dell’attenzione, la città deve però assumere un ruolo sempre più solido nel settore culturale. Ciò che mi ha sempre spinto a restare in questo ambito è proprio la convinzione che Benevento meriti di salire di livello, ma con serietà e, se possibile, in sinergia con tutte le componenti del settore. E quando la sinergia manca, almeno con serietà”.

Una scelta ministeriale letta anche, come è lecito, in chiave politica: “Da un lato non mi aspettavo la nomina perché pensavo che Caterina Meglio potesse essere confermata, poi nella terna c’era anche il professor Giuseppe Marotta, che saluto – afferma -. Probabilmente è stata fatta anche una valutazione di area. Io sono da sempre nel centrodestra e ringrazio il ministro Bernini per la fiducia. Ma la mia storia è chiara: ho sempre cercato di andare oltre le appartenenze, e continuerò a fare altrettanto. I risultati, finora, mi hanno dato ragione”.

Benevento, il Conservatorio guarda al futuro con il nuovo progetto Campus