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Benevento – Una scommessa.  Dall’hub produttivo della Nestlé di Benevento nell’area industriale di Ponte Valentino una nuova e rinnovata qualità di pizza surgelata è stata presentata questa sera grazie ad un collegamento via satellite della Casa madre, con sede a Brescia, che punta molto su questa nuova formula della pizza Margherita che la Nestlé ha voluto chiamare “Bella Napoli”. 

La fabbrica di surgelati, attiva nel capoluogo sannita sin dal 1974, ha visto un corposo investimento e dunque anche il Sannio entra nell’hub internazionale della pizza surgelata a marchio Buitoni. “Bella Napoli”, già prodotta dall’Azienda nella provincia Sannita, ma ora rivista in un ciclo produttivo decisamente arricchito, viene ora lanciata anche sul mercato estero. Ingredienti semplici e naturali, gli stessi che si utilizzano nelle nostre cucine. Un impasto soffice e ben aerato, ispirato alla tradizione napoletana e lievitato lentamente per ben 22 ore. Croccante alla base e con un cornicione pronunciato come prevede la cultura partenopea”Bella Napoli”. Durante la presentazione del nuovo prodotto alla stampa, la Nestlé ha ribadito che, entro il 2020, assumerà 150 lavoratori che andranno ad aggiungersi a quelli già esistenti.

Il progetto si attuerà grazie ad un investimento di 48 milioni di euro e ai contratti di sviluppo firmati dalla multinazionale con Governo, Invitalia e Regione. Obiettivo è esportare in tutto il mondo un prodotto, il più tipico in assoluto della tradizione gastronomica italiana, che seppur surgelato, promette di non tradire il gusto inconfondibile di un alimento tanto semplice quanto irresistibile. Un’occasione per unire per la prima volta la sede beneventana con Milano, dove erano presenti Stefano Bolognese, Business Executive Officer Buitoni Culinary Italia, Giuseppe Esposito, Maestro Pizzaiolo Buitoni e il Project Manager Francesco Ferro che ha sottolineato: “Ci siamo spinti molto ad avvicinare un prodotto a quello artigianale della pizza napoletana. Abbiamo l’ambizione di esportarla in tutta Europa con un prodotto formato da materie prime“.

 La nostra ambizione –  ha sottolineato  Stefano Bologneseè quella di fare della fabbrica campana un’eccellenza in grado di portare all’estero nuovi prodotti e valorizzare sempre di più la qualità e il saper fare autenticamente italiano. Tecnologia, competenze e conoscenze possono andare di pari passo, la nostra cultura agroalimentare e i processi industriali avanzati possono alimentarsi a vicenda