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Le tossine dei debiti fuori bilancio circolano molto forti all’interno della maggioranza all’indomani delle prese di distanza manifestatesi nel corso dei lavori del Consiglio Comunale. Il gruppo “Noi Campani“, molto vicino al consigliere regionale Luigi Abbate, sta riflettendo essendosi spaccato sulla concordata volontà di astensione rispetto alle proposte di deliberazione: il consigliere Alboino Greco ha avuto un ripensamento, mentre Francesco Farese e il capogruppo Marcello Palladino hanno tenuto fermo il punto e non hanno votato con il resto della maggioranza. Greco ha dichiarato di aver agito per senso di responsabilità e gli altri due consiglieri gli credono e gli hanno rinnovato la stima personale, però gli accordi politici sono altra cosa. Insomma la riflessione al gruppo è aperta.
Questa mattina c’è stata ala Commissione Finanze presieduta da Annalisa Tomaciello Dell’Oste nella quale si è discussa di ulteriori debiti fuori bilancio con la discussione, come aveva chiesto il capogruppo Marcello Palladino, di conoscere la genesi dei debiti. Francesco Farese ha sottolineato: “Ho nuovamente segnalato queste istanze chiedendo di andare avanti alla presidente. La nostra linea è chiara e andremo avanti”.
Sul gruppo in Consiglio Farese ha concluso: “Io e il capogruppo Palladino ci siamo astenuti per motivazioni tecniche e politiche. Ci sono richieste invase da oltre 6 mesi, per chiarimenti e atti ai quali chiediamo un riscontro celere e puntuale per poter esercitare la funzione di controllo a cui siamo chiamati. Il consigliere Greco aveva sottoscritto insieme a noi un documento, cosi come ne aveva sottoscritto precedenti in cui sollecitava una risposta a questi quesiti. Al momento del voto ha espresso parere favorevole facendo anche dichiarazione di voto. Il rapporto di stima e affetto resta immutato, ma una posizione politica con due consiglieri del gruppo è qualcosa di diverso. Auspichiamo che Greco torni sulle posizioni del gruppo”. Poi ha concluso: “Deve esserci una riflessione comune. La nostra posizione è netta e chiara e anche gli altri devono fare la stessa cosa”.