Chissà, magari un giorno si incontreranno di nuovo le strade di Alessandro Nunziante e del Benevento, con il portiere foggiano ormai in procinto di accasarsi all’Udinese in Serie A. Il classe 2007 è arrivato nel Sannio che era ancora un ragazzino ed ha voluto dedicare un lungo messaggio sui social all’ambiente e alle persone che lo hanno accolto aiutandolo a diventare uno dei portieri più promettenti del calcio italiano.
“Ricordo ancora – ha scritto su Instagram – il mio provino al campo Avellola, avevo tredici anni, dentro di me c’erano tutta la voglia e la determinazione di conquistare una maglia nel settore giovanile di un club importante. Volevo inseguire il sogno di giocare a calcio. Mai avrei immaginato che a distanza di cinque anni quel sogno sarebbe diventato realtà”.
A Benevento ho vissuto anni bellissimi. Ho fatto tutta la trafila del settore giovanile, dall’Under 14 alla Primavera, ho esordito in prima squadra a sedici anni, ho conseguito il diploma di maturità. Ho costruito amicizie nello spogliatoio e fuori, e vissuto momenti che porterò sempre nel cuore e che hanno segnato profondamente la mia adolescenza. Questa realtà mi ha visto crescere grazie alla passione e alla disponibilità di tante persone che, fin dal primo giorno, mi hanno accolto a braccia aperte facendomi sentire a casa. Tutto quello che ho realizzato – e tutto ciò che verrà – lo devo soprattutto a loro. Per questo voglio ringraziare in modo speciale tutto il mondo del settore giovanile, in particolare Simone Puleo e Diego Palermo, che mi hanno aperto le porte di questa fantastica società, il Mister Antonio Chiavelli, che con la sua dedizione e professionalità mi ha guidato anno dopo anno fino a difendere i pali della prima squadra.
Un ringraziamento sentito va a tutti i componenti della prima squadra: allo staff tecnico, logistico, sanitario, al direttore Carli, al club manager Alessandro Cilento, al mister Gaetano Auteri che ha avuto il coraggio di affidarmi la porta nonostante la mia giovane età, per questo gli sarò per sempre riconoscente. Speravo che il finale potesse essere diverso. Ho dato tutto me stesso per riportare il Benevento dove è stato e dove merita di tornare. L’ho fatto con il cuore, con senso di responsabilità, perché sentivo di doverlo a una persona speciale: il nostro presidente, Oreste Vigorito. A me, come a tanti altri ragazzi, ha regalato un’occasione straordinaria: quella di inseguire il sogno di diventare calciatori, mettendoci nelle condizioni ideali per crescere e dimostrare il nostro valore. Ricordo ancora il giorno prima del mio esordio in campionato. Mi chiamò nel suo ufficio e mi disse: “Credo in te, e spero un giorno di vederti in Serie A e con la maglia azzurra addosso”. Quelle parole non le ho mai dimenticate. Spero di averlo reso orgoglioso di me. Continuerò ad impegnarmi, giorno dopo giorno, per trasformare le sue parole in realtà. Se ci riuscirò, sarà anche grazie a lui, perché ha sempre creduto in me e nei suoi ragazzi, proteggendoci fino all’ultimo, contro tutto e tutti. Presidente, lei ha cambiato la mia vita e per questo nel mio cuore avrà sempre un posto speciale.
Grazie Benevento e a tutti beneventani, siete una bellissima realtà, state vicino ai miei compagni e a questa fantastica società, a cui auguro ogni bene. Insieme, che vinca o che perda. Tornerete dove meritate di stare, completando l’opera incompiuta dello scorso anno. Grazie di cuore. Un giorno ci rincontreremo, Alessandro”.