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Una storia di sport, determinazione e identità, che unisce due terre simboliche dell’Italia, il Sannio e lo Stretto di Messina.

Riguarda Pasquale Guarino, orgoglioso sannita originario di Cerreto Sannita, centro nel quale è rimasto fino alla maturità per poi allontanarsi a causa di scelte di vita e lavorative.

Il prossimo 6 luglio – dichiara Pasquale – tenterò un’impresa personale, sfidare il mare aperto misurandomi con le leggendarie correnti dello Stretto di Messina – che cercherò di attraversare a nuoto – affrontando il rischio con lucidità e rispetto. Sono una persona comune, non un atleta professionista, non cerco nessun record, ma solo un’altra occasione per mettermi alla prova e per sentire che le mie origini sono sempre con me.

Un’impresa nata dal desiderio di superarmi, ritrovare equilibrio e sentirmi ancora parte di qualcosa di profondo: la mia terra.

Quando penso ai Sanniti, penso ad un popolo di agricoltori, pastori, ma anche ad abili guerrieri e straordinari strateghi. Io non sono certo un abile guerriero e non ho neanche la presunzione di definirmi uno straordinario stratega, ma porto dentro di me quell’identità: la forza del Sannio, la dignità di una terra antica, la fierezza di chi non si arrende.

La preparazione di questa impresa ha richiesto un allenamento silenzioso e una disciplina quotidiana, che però sono certo saranno ben ripagati in modo particolare dalla presenza di mia figlia Gaia, che solo pochi giorni fa ha deciso di accompagnarmi e di farmi da scorta sulla barca di appoggio, in un contesto che sembra evocare una sfida leggendaria, tra mito e natura”.

E’ una storia che parla di identità, di resilienza, di ritorno alle origini. Una sfida sportiva ma anche intima, che può ispirare chi cerca motivazione o riscatto.