- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Nuova emergenza idrica nel Sannio. Questa a volta a farne le spese sono i cittadini sanniti serviti – si fa per dire- dall’Alto Calore.

La comunicazione è giunta ieri agli amministratori di ventidue Comuni beneventani (la crisi interessa pure l’intera Irpinia) associati nell’Acs. Si tratta di Sant’Angelo a Cupolo, San Leucio del Sannio, Pannarano, Apollosa, Arpaise, Ceppaloni, San Giorgio del Sannio, Calvi, San Nazzaro, San Martino Sannita, San Nicola Manfredi, Apice, Paduli, Sant’Arcangelo Trimonte, Pietrelcina, Pesco Sannita, Pago Veiano, Casalduni, Campolattaro, Reino, Pontelandolfo, Fragneto Monforte (in parte).

“Causa perdurare della sempre più ridotta disponibilità di acqua alle fonti, siamo costretti, nostro malgrado – spiega Alto Calore – ad ampliare il tempo delle riduzioni e/o chiusure dell’erogazione idrica in rete, al fine di consentire il riempimento dei serbatoi ed avere acqua a sufficienza da distribuire nelle ore diurne”.

Da qui fino a nuovo avviso, dunque, riduzione e/o chiusura dei rubinetti dalle 20 alle 6 del giorno successivo.

“Inoltre – comunica l’azienda di corso Europa – si avvisa che eventuali disparità di condizione delle forniture all’interno dello stesso abitato o tre abitati possono dipendere dalle quote altimetriche in quanto le zone alte e le abitazioni dei piani alti sono spesso le più critiche”.

Ai sindaci, infine, l’Alto Calore chiede “di farsi parte attiva emanando ordinanze e misure specifiche sul contenimento dei consumi”.