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Benevento – È arrivata la tanto attesa decisione sull’inchiesta volta a far luce sulla morte della piccola Maria Ungureanu, trovata morta in una piscina di un casale di San Salvatore Telesino nel 2016. Il gip Cusani dopo aver ascoltato le obiezioni dei difensori Giuseppe Maturo e Salvatore Verrillo legali rispettivamente di Daniel e Cristina Ciocan e dell’avvocato dei genitori di Maria, Fabrizio Gallo e Serena Gasperini, ha ordinato di proseguire le indagini per accertare con precisione i fatti inerenti al contesto familiare. Dall’inchiesta viene archiviata la posizione di uno dei due fratelli, Cristina Ciocan. Per Daniel, invece, restano i piedi i capi d’accusa di omicidio e violenza sessuale per i quale risulta indagato. La novità dunque risiede nella possibile responsabilità dei genitori della piccola Maria.

Secondo il gip, infatti,  emergerebbe qualche profilo di responsabilità per i genitori e per i quali andrebbe ulteriormente svolta attività d’indagine. Daniel resta tra gli indagati però i familiari di Maria vanno iscritti nel registro delle notizie di reato perché il giudice ha la sensazione che alcuni elementi non siano stati scandagliati a dovere. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti una telefonata intercorsa tra i genitori della piccola e la presenza accertata di tracce di sperma del padre su una maglietta taglia small.

I genitori di Maria, all’esterno del Tribunale hanno rilasciato delle brevi dichiarazioni in cui chiedono giustizia per la loro bambina.