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Benevento – La Corte d’Assise di Benevento, presieduta dal giudice Daniela Fallarino, questa mattina, durante l’udienza presso il Tribunale del capoluogo sannita, ha ammesso la trascrizione delle intercettazioni telefoniche e tramite “trojan” o captatore informatico presentate dal Pm Francesco Sansobrino nell’ambito del procedimento penale a carico di Giuseppe Massaro (legali Angelo Leone e Mario Palmieri), 56enne di Sant’Agata de’ Goti e Generoso Nasta (legali Orlando Sgambati e Claudio Sgambato), 31enne di San Felice a Cancello. I due uomini vennero arrestati il 28 dicembre dello scorso anno, perché accusati dell’omicidio in concorso del 45enne pastore di Frasso Telesino, Giuseppe Matarazzo, avvenuto il 19 luglio del 2018 dinanzi alla sua abitazione di Contrada Selva.

L’uomo venne freddato con 5 colpi di 3,57 magnum e secondo la Procura, i killer fuggirono a bordo di un’auto scura dopo essersi appostati nei pressi dell’abitazione del Matarazzo: qui con una scusa avevano ottenuto l’attenzione del pastore per poi spararlo. Le indagini si dipanano anche anche su Lucio Iorillo, padre della 15enne vittima della violenza sessuale per cui il Materazzo aveva appena finito di scontare una condanna a 11 anni, per poi essere ucciso davanti casa. Iorillo, dichiaratosi estraneo ai fatti, ad agosto 2018 venne fermato perché ritenuto responsabile di alterazione e detenzione di armi clandestine e attenzionato, circostanza ancora tutta da definire e confermare, come possibile mandante dell’omicidio.

A trascrivere le conversazioni registrate dagli inquirenti è stato incaricato il perito Filomena Ranauro che, entro 60 giorni a partire dall’11 novembre, provvederà a consegnare tutto il materiale per il dibattimento. Oltre alle intercettazioni sono state acquisiti i verbali e le prove documentali presentate da accusa e difesa.  Prossima udienza programmata per il 27 febbraio quando oltre al perito Ranauro, verranno ascoltati il medico legale che ha eseguito l’autopsia sul corpo della vittima e i carabinieri che eseguirono le prime indagini sul posto, tra questi l’ex Comandante della Compagnia di Cerreto Sannita, Francesco Ceccaroni.  Ricordiamo, infine, che in questo processo sono ammessi come parte civili i familiari di Matarazzo, rappresentati dagli avvocati Antonio Leone e Tullio Tartaglia.