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Chiediamo al Prefetto di intervenire per richiamare l’amministrazione comunale al rispetto delle norme poste a tutela delle prerogative dei Consiglieri Comunali nel libero svolgimento del mandato elettorale”. Si chiude così la missiva inviata a Palazzo del Governo dai consiglieri De Longis, De Lorenzo, De Stasio, Fioretti, Megna, Miceli, Moretti, Perifano, Piccaluga, Sguera, Varricchio.
Due, tra le altre, le situazioni evidenziate dall’opposizione nella nota inviata in Prefettura. 
La prima riguarda la mancata risposta alla richiesta urgente di accesso alla documentazione attestante i pagamenti effettuati dall’Amministrazione Comunale ancorché di competenza dell’Osl. L’istanza risale al 19 settembre scorso e trascorsi due mesi nulla è stato trasmesso. “E’ ciò rappresenta una aperta violazione dei diritti riconosciuti ai consiglieri comunali” – scrivono i sottoscrittori della nota.
Il 18 novembre, poi, a seguito dell’ordinanza sindacale con cui veniva disposto il divieto di utilizzo dell’acqua a scopo potabile nelle zone cittadine servite dai pozzi di Pezzapiana, I consiglieri di opposizione – anche alla luce dell’allarme generatosi nell’opinione pubblica per l’accaduto – depositavano una richiesta di convocazione ad horas del Consiglio Comunale. La richiesta era finalizzata a verificare le informazioni disponibili sull’inquinamento dell’acqua e sulle azioni intraprese dal Comune e da Gesesa per la risoluzione della grave e annosa problematica.
Anche tale richiesta – sottolinea l’opposizione – è rimasta inevasa, pur rivestendo evidentemente i caratteri dell’urgenza e dalla massima priorità, e dovendo trovare la problematica la sua naturale sede di discussione nell’assise comunale”.
Da qui l’istanza al Prefetto a cui i consiglieri chiedono anche di essere ricevuti per rendere ulteriori chiarimenti in merito a quanto rappresentato.