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Non riusciva ad accettare la fine della relazione e per tre anni avrebbe trasformato la vita della sua ex compagna in un incubo. Un’ossessione alimentata da una gelosia morbosa, che lo avrebbe portato a tormentarla con telefonate, messaggi pieni di offese e, in alcuni casi, minacce di morte.

Per questo motivo, un 40enne di Sant’Agata de’ Goti (BN) è finito agli arresti domiciliari. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura della Repubblica, è stato eseguito nelle scorse ore dai Carabinieri della Stazione di Maddaloni. L’uomo è ritenuto responsabile del reato di atti persecutori nei confronti della ex compagna, con la quale aveva intrattenuto una relazione extraconiugale.

Le indagini sono partite dalla denuncia della donna, che si è rivolta ai Carabinieri di Maddaloni dopo aver vissuto un’escalation di molestie e minacce. Nel suo racconto, ha descritto uno stato di angoscia e paura costante per la propria incolumità e per quella della figlia, causato dai comportamenti ossessivi del suo ex. L’uomo, secondo quanto riferito dalla vittima, aveva iniziato a manifestare una gelosia patologica già durante la loro relazione, monitorando in modo maniacale il cellulare della donna e persino il suo abbigliamento. Dopo la separazione, risalente al 2021, la situazione sarebbe degenerata: l’ex compagno non si sarebbe mai rassegnato e avrebbe iniziato a perseguitarla, sommergendola di telefonate e messaggi aggressivi, fino a spingerla a temere di uscire di casa per paura di incontrarlo.

Gli investigatori hanno raccolto le prove necessarie per richiedere una misura cautelare, ritenendo che il comportamento dell’uomo potesse rappresentare un pericolo concreto per la vittima. Il giudice ha disposto gli arresti domiciliari, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico del 40enne.