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Brignoli 6: Non compie interventi prodigiosi ma solo di ordinaria amministrazione. E’ lucido anche nelle giocate con i piedi, a differenza di quanto accaduto con il Sassuolo.

Venuti 6: Dalle sue parti il ripiegamento di Lombardi è d’obbligo in quanto il cliente porta il nome di Gomez. Tutto sommato se la cava bene e in fase offensiva pennella un ottimo cross per la testa di Armenteros nel primo tempo. 

Djimsiti 6,5: Il migliore tra i difensori giallorossi. In area di rigore è un autentico muro e può vantare anche il rammarico di non essere riuscito nella deviazione di testa sotto porta sul punteggio di 0-0. 

Costa 5,5: Prestazione altalenante dell’ex centrale difensivo dell’Empoli che alterna chiusure importanti ad amnesie (in special modo nel finale) che sono purtroppo risultate una costante dall’inizio del campionato a questa parte. 

Di Chiara 6: Sembra aver riacquisito fiducia dopo un avvio di stagione a dir poco complicato. De Zerbi punta su di lui e sembra avvertirlo ricambiando con una buona prestazione fatta di poche sbavature. 

Chibsah 5: Lento, macchinoso, impreciso. La sua corsa e la sua fisicità dovrebbero essere il deterrente giusto per le ripartenze giallorosse, ma si perde in giocate che tecnicamente non gli si addicono. E così l’azione sfuma sistematicamente (80′ Memushaj s.v.: Quattordici minuti, un tiro ribattuto. Troppo poco per giudicare la sua prestazione). 

Del Pinto 6: De Zerbi gli assegna la fascia di capitano e le operazioni a centrocampo. Il centrale abruzzese lotta, corre e non si risparmia. Nel primo tempo è decisivo nella chiusura in scivolata sulla conclusione ravvicinata di Cristante. 

Cataldi 5,5: Sarà che ci si attende sempre qualcosa in più da lui, ma l’impressione è che in questo contesto stenti ad emergere. Dovrebbe essere il faro della manovra, ma non è costante e chiude a corto di fiato. 

Lombardi 5,5: Si vede a sprazzi ed è sicuramente meno incisivo dell’altro esterno offensivo, D’Alessandro. In fase difensiva soffre tantissimo le giocate di Gomez, un autentico funambolo dalle sue parti. 

Armenteros 6,5: Il mal di stomaco lo costringe ad abbandonare la partita all’intervallo. Peccato, perché lo svedese stava dando spettacolo facendo reparto da solo e provando a pescare i compagni con appoggi precisi. Senza parlare delle due ottime occasioni da gol create: la prima con un sinistro di poco a lato, la seconda con un colpo di testa che ha chiamato Berisha alla grande risposta (46′ Puscas 5: Perde per eccesso di leziosità una palla sanguinosa a centrocampo che costa lo svantaggio. Fa molta fatica, a differenza di Armenteros, a tenere palla. E la squadra si abbassa). 

D’Alessandro 6,5: Gioca una grande partita finché resta in campo. E’ l’unico a garantire l’accelerazione giusta alla fase offensiva della Strega, ma è costretto ad uscire per l’ennesimo infortunio. (66′ Kanoute 5,5: Poco meno di mezz’ora e rare occasioni per rendersi pericoloso). 

De Zerbi 6: L’atteggiamento iniziale è quello giusto, la convinzione del secondo tempo solo fino a un certo punto. Il Benevento – oltre a carenze di tipo tecnico – paga ancora una volta i dettagli. Di questo passo finché non trova l’episodio decisivo la scalata si farà sempre più dura. Poteva esserlo il colpo di testa di Armenteros, ma la palla non ha voluto saperne di entrare.