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Sesta sconfitta consecutiva per il Benevento che perde anche il delicato scontro diretto con il Crotone e resta a zero punti in classifica. Si salvano in pochi anche nella trasferta dello Scida che vede come unica nota lieta positiva l’esordio del classe ’98 Andrew Gravillon. 

Belec 6: Salva sulla conclusione di Stoian in avvio, è preciso nelle uscite e incolpevole sui due gol. Se il Benevento naufraga la colpa non è sua. 

Venuti 6: Tra i giallorossi è uno dei pochi a salvarsi. In un paio di circostanze le sue diagonali sono decisive. Dopo l’infortunio di Gravillon prende il suo posto al centro della difesa comportandosi bene. 

Gravillon 6: Esordio positivo per il classe ’98 che però è in ritardo su Rohden in occasione del raddoppio rossoblu. Sempre attento sul gigante Simy, è costretto ad uscire per problemi fisici (63′ Letizia 5,5: Un paio di cross e il contributo purtroppo infruttuoso nell’ultima mezz’ora di assalto(?)). 

Costa 5,5: Ha l’occasione di riaprire la partita sul 2-0 ma il suo colpo di testa da pochi passi si perde sul fondo. In difesa poche sbavature, è l’intera fase di ripiegamento giallorossa a preoccupare. 

Di Chiara 5: Solite amnesie, impreciso nei passaggi e nelle coperture. Non fornisce la giusta corsa sulla corsia mancina.

Lombardi 5,5: Gioca bene nei primi e negli ultimi minuti della contesa, ma nel mezzo la sua prestazione è insufficiente nei dribbling e nell’apporto in fase difensiva. Si procura il rigore che avrebbe potuto riaprire il match. 

Memushaj 5: Regge un’ora, poi lascia spazio a Viola. Nei suoi 60 minuti qualche buona giocata ma poco altro. Il centrocampo giallorosso crolla sotto i colpi dei dirimpettai. 

Cataldi 5: Da lui ci si aspetta molto di più. Dovrebbe essere il padrone del centrocampo, ruolo che invece viene lasciato troppo facilmente a Mandragora. E il duello lo vede andare ko. 

Lazaar 5: La partita si apre sotto i migliori auspici per lui, visto il colpo di testa al 5′. Poi però è sempre sconfitto negli uno contro uno e non riesce a dare né corsa alla fase offensiva che una mano a Di Chiara: entrambi vanno troppo in difficoltà. (53′ Parigini 5: Dà la sensazione di voler fare tutto da solo).  

Coda 4,5: I rifornimenti non arrivano, ma anche lui ci mette del suo. Sbaglia quasi tutti gli appoggi, arriva raramente  – se non mai – al tiro. Un fantasma. (59′ Viola 5: Dà un po’ di vigore, ma scaraventa sul legno il rigore che potrebbe riaprire la gara. E questo pesa molto)

Puscas 4,5: Prova a metterla sulla velocità ma è fisicamente sovrastato da Ajeti, centrale difensivo del Crotone, che conquista il suo scalpo.  In serie A serve molto di più.

Baroni 5: Dopo i primi dieci minuti la sua squadra si smarrisce come purtroppo è sempre accaduto nelle ultime tre uscite. Ha l’attenuante degli infortuni, ma quel che sembra è la mancanza di un atteggiamento che possa portare a fare risultato in serie A. La fase difensiva è da (non) rivedere, così come le scelte a gara in corso. L’infortunio di Gravillon gli “brucia” il terzo cambio, ma probabilmente Viola andava messo prima: nessuno, tra i centrocampisti in rosa, è dotato della tecnica del calabrese.