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Benevento – Un gol di Coda e un miracolo di Montipò al 96′ spingono il Benevento contro il Cittadella. I sanniti accorciano le distanze sul duo di testa composto da Brescia e Palermo e brindano all’ottavo risultato utile consecutivo. Le pagelle di Anteprima24. 

Montipò 7,5: Quanti punti può valere un portiere? Nel suo caso il conto sta aumentando. Strepitoso su Diaw al 96′, quando respinge un colpo di testa dal sapore di beffa. Il Cittadella tira soltanto due volte in porta, il rischio di sonnecchiare c’è, ma il ragazzo novarese è sempre sveglio. Applausi. 

Volta 6: Primo tempo di sostanza prima di lasciare il campo all’intervallo per una distorsione alla caviglia. Fino a quel momento fa il suo dovere senza sbavature. (1’st Tuia 6,5: Quando entra si ha subito la percezione che il Benevento è in una botte di ferro. Non sbaglia un intervento).

Antei 7: Sempre più padrone del terzetto difensivo. Oltre alla puntualità si segnalano i continui scambi di battute con i compagni, atteggiamento da vero leader. Ammonito dopo soli sei minuti, non si fa affatto condizionare. 

Caldirola 7: Se due indizi non fanno una prova, ci si avvicinano molto. Altra grande prestazione dell’ex Werder che non bada a fronzoli e spara anche qualche pallone in gradinata non facendosi mancare nulla. Se la cava discretamente anche nell’impostazione pur non avendo nelle corde questa caratteristica. 

Letizia 6: Non si rende protagonista di iniziative di spessore, ma finché resta in campo rappresenta sempre una potenziale minaccia per gli avversari. Inizia male nel primo quarto d’ora, poi si scioglie ma esce dal campo per infortunio.  (17’ st Maggio 6: Trenta minuti e poco più senza infamia e senza lode. Tenta anche la conclusione in porta senza fortuna)

Buonaiuto 6: L’assist per la testa di Coda è una giocata vincente, poi prova a segnare nella ripresa mettendosi in proprio ma viene respinto da Paleari. Nel mezzo, una partita anonima in cui prevalgono i movimenti senza palla. 

Crisetig 6,5: Chi si aspettava un giocatore di solo fioretto si sta ricredendo. Nel suo lavoro c’è tantissima interdizione che si traduce in linfa vitale per la squadra intenta a difendere il vantaggio. In fase di possesso dà respiro alla manovra senza eccedere. 

Bandinelli 6: Non è la sua migliore giornata, ma può bastare, visti i risultati. Va detto che contro un centrocampo fisico come quello veneto era impossibile, o comunque difficile, proporsi con più continuità mantenendo lucidità.

Improta 6,5: Nella ripresa si vedono tutti i benefici di una missione, la sua, votata al sacrificio ell’equilibrio di squadra. Gioca lontano dalla porta, il cross non è la sua specialità, ma quando c’è da stringere i denti è l’ultimo a mollare.

Ricci 5,5: Ci prova due volte, una nel primo tempo su punizione e una nel secondo in rovesciata. La posizione di seconda punta non sembra essere adatta alle sue caratteristiche che quasi mai vengono alla luce. (30’st Asencio 6: Entra con la voglia di spaccare il mondo, ma tutto ciò che rimedia è un giallo (tendente all’arancione). Poco male, la sua grinta è ciò che serviva alla squadra in quel momento).

Coda 6,5: Il suo gol vale tre punti, e può bastare anche così. Se a questo aggiungiamo che lotta come un forsennato per far salire la squadra, allora abbiamo un quadro più che completo. Non sarà il massimo dell’eleganza, perderà tanti palloni, ma costringe a un lavoraccio i difensori ospiti. 

Bucchi 6: Si affida a San Montipò e a una spallata di Coda per proseguire la marcia vincente. A fine gara abbraccia uno per uno i suoi ragazzi, segno della consapevolezza dell’importanza di un momento simile. Quanto alle scelte, quella di Ricci al fianco di Coda non ha pagato, ma di questi tempi sostituire Insigne è come trovare l’acqua nel deserto.