- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Livorno – Undicesima vittoria in campionato per il Benevento di Filippo Inzaghi che prosegue il suo volo in vetta alla classifica del campionato di serie B. A decidere il match del Picchi sono state le reti – una per tempo – di Kragl e Letizia. Di seguito le pagelle dei giallorossi. 

Montipò 6: Ha ben poche preoccupazioni, e nell’unica circostanza in cui tentenna (uscita a vuoto), il suo avversario Bogdan è in fuorigioco. 

Maggio 6,5: Altra gara di grande autorità per il capitano che ara la fascia nel primo tempo e poi gestisce senza eccessive pressioni nella ripresa.  Sfiora l’assist per Armenteros nel finale, ma lo svedese cicca la sfera davanti alla linea di porta. 

Antei 6,5: Non che gli attaccanti del Livorno facciano parecchio per metterlo in difficoltà, ma di sbavature non se ne vedono. E il senso della posizione fa il resto. 

Caldirola 6,5: Ha un’unica incertezza quando si fa anticipare da Braken a inizio ripresa, ma per novanta minuti è come al solito una roccia. Qualsiasi velleità amaranto si infrange su di lui. 

Letizia 7,5: Mancava solo il gol a questo suo inizio di stagione che a questo punto può definirsi perfetto. Sfiora addirittura la doppietta nel finale, ma le cose pià preziose le fa proponendosi con grande continuità sulla fascia sinistra. Applausi meritatissimi. 

Tello 6,5: Stravince il duello con Morganella, è presente in ogni contrasto e arriva spesso al tiro. Peccato per l’occasione mancata al 65′, ma pazienza. Il suo lo fa con grandissima autorità confermando un grande stato di forma. 

Schiattarella 6: Nel primo tempo è uno dei più in palla. Detta i ritmi della partita, arriva anche in zona assist ma deve prestare attenzione a non rimediare il secondo giallo dopo l’ingenua ammonizione di inizio gara. 

Viola 6,5: Qualche errore in più rispetto alla sublime prestazione casalinga con il Trapani (e ci mancherebbe), ma l’importanza dei suoi inserimenti si fa sentire. Per i difensori le sue folate sono un pericolo costante. 

Kragl 7: Pronti-via e mette a segno il quarto gol in campionato con un sinistro preciso che beffa Plizzari. I suoi meriti non si limitano a questo. Marsura non lo prende mai, sui corner è un incubo per Plizzari, costretto ad uscite affannose. (71′ Tuia 6,5: Inzaghi fiuta il pericolo sull’uno a zero e lo inserisce per infoltire la difesa. Lui ricambia con venti minuti di quantità e qualità).  

Sau 5,5: Parte bene, sulla scia di quanto fatto vedere contro il Trapani al Vigorito, poi però sparisce gradualmente dalla zona-gol fino alla sostituzione a un quarto d’ora dalla fine. (75′ Insigne s.v.: un paio di iniziative per far rifiatare la squadra e un tiraccio che si perde ampiamente alto). 

Coda 5,5: A differenza di Sau arriva a impensierire il portiere, ma prima è impreciso di testa e poi si vede respingere la conclusione. Esce stremato. (Armenteros s.v.: otto minuti, compreso recupero, e una grande occasione fallita da due passi). 

Inzaghi 7,5: Torna al 4-4-2 di partenza e la musica non cambia. Anzi, ha l’intelligenza di capire che bisogna passare dai lustrini alla lotta nonostante un divario tecnico ben visibile. Quando inserisce Tuia per Kragl bada al risultato e fa bene, perché le insidie sono sempre dietro l’angolo. Viene premiato ancora una volta garantendosi aritmeticamente il primo posto almeno fino al termine del girone di andata.