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Verona – Tre gol di Massimo Coda lanciano il Benevento a Verona. La Strega blinda il quarto posto e porta a casa un successo fondamentale. Di seguito le pagelle dei giallorossi. 

Montipò 6,5: Impegnato seriamente una sola volta in novanta minuti, al 62′, quando vola su un colpo di testa di Bianchetti e sventa la minaccia. Nelle uscite è impeccabile, pomeriggio perfetto. 

Maggio 7: Nella ripresa compie due grandi chiusure su Di Gaudio che evitano all’ex Parma di battere a rete. Nella sua partita c’è anche tanto altro, a partire dal posizionamento sempre corretto che gli consente di disinnescare a dovere Lee nel primo tempo. 

Antei 7: Al 30′ del primo tempo rischia qualcosa in un contatto a centro area su Pazzini, ma Nasca lo premia e vede un fallo ai suoi danni. E’ l’unica incertezza di una partita da vero leader, soprattutto nella ripresa quando il Verona prova ad alzare il ritmo della giocata offensiva.  

Caldirola 6,5: A inizio secondo tempo patisce un momento di appannamento che supera con il passare dei minuti e con l’aiuto di compagni in grande giornata. Chiude in crescendo, sui livelli di una prima frazione ricca di chiusure, anticipi e duelli aerei vinti. 

Improta 6: Il Verona prova a spostare su di lui le proprie azioni offensive, confidando in qualche disattenzione dettata dalla poca confidenza col ruolo di terzino. Matos lo mette spesso in difficoltà, ma l’ex clivense pareggia il bilancio con diversi spunti offensivi degni di nota. (1’st Letizia 6,5: con il suo inserimento il Benevento soffre meno la spinta di Matos e porta a casa un risultato meritatissimo senza subire gol)

Del Pinto 6: Fin quando è in campo l’intensità a centrocampo è garantita. Recupera palla e la smista a Viola per far partire il contropiede più di una volta. L’ammonizione frettolosa, al 35′ della prima frazione, spinge Bucchi a non rischiarlo nella mezzora finale. (11’st Tello 5,5: Fa fatica ad entrare in partita, specialmente nella lettura di alcune situazioni difensive che potrebbero rivelarsi letali. Sfiora il gol nel finale, quando Silvestri si rifugia in corner)

Viola 7: Altra gara di grandissima qualità del reggino che si conferma in un momento di forma strepitoso. Geometrie in quantità e anche qualche strappo che taglia in due un Verona inerme. Nel finale lascia a Coda il rigore del 3-0 con un gran bel gesto che non può che far bene all’intero gruppo. 

Bandinelli 6,5: Nell’azione del primo gol giallorosso c’è tanto di suo. Il sinistro per Armenteros ridà vita a un finale di frazione altrimenti spento. Si rivede tanto sulla trequarti, abbandonando quel conservativismo che lo aveva contraddistinto nelle precedenti apparizioni. Esce per infortunio.  (24’st Buonaiuto 6,5: Con il suo ingresso si passa sal 4-3-1-2 al 4-4-2. Come a Perugia, entra bene e subisce fallo da rigore).

Ricci 6,5: La sua partita inizia con un errore clamoroso, quando a porta vuota spara a lato sulla respinta di Silvestri. Poi cresce, non brilla ma il suo apporto è determinante per velocizzare l’azione. L’asse centrale con Viola è uno dei segreti delle ultime settimane. 

Coda 8: Tre gol, applausi e riscatto. Sì, perché proprio un girone fa su di lui piovvero critiche a non finire, con quel cucchiaio neutralizzato da Silvestri. Il portiere veronese stavolta non è uno spauracchio e cade tre volte. Strepitoso il primo gol, da opportunista il secondo (in fuorigioco, va precisato), liberatorio il terzo. Il pallone sale sull’aereo per Benevento, e le reti ora sono 18 in campionato.

Armenteros 7: La sua miglior prestazione con la maglia del Benevento, farcita di due assist. Fa salire la squadra, libera spazi e amministra con grande tecnica pur dando l’impressione di non essere una scheggia (tutt’altro). Nel finale si sbizzarrisce in colpi da circo, servendo a Tello un cioccolatino che il colombiano spara fuori misura. 

Bucchi 7: Si affida alle scelte che gli avevano permesso di mettere in seria difficoltà il Palermo e viene premiato da una gara perfetta dei suoi. L’infortunio di Bandinelli, con due cambi già approntati ma col punteggio già sul 2-0, complica i piani e lo costringe a tenere in campo tutti i giocatori offensivi inizialmente schierati. Ma a quel punto ecco la mossa Buonaiuto, con passaggio al 4-4-2 e ranghi serrati. Il quarto posto, per ora, è in ghiacchio.