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Torna all’attacco il Partito Democratico a palazzo Mosti. A farsi sentire è la consigliera Marialetizia Varricchio e il tema dell’affondo è nuovamente il decoro urbano di Benevento. Sul banco degli imputati, in particolare, il consigliere con delega alla cura del verde Angelo Feleppa.

“La città è ormai ridotta in uno stato comatoso dal punto di vista del decoro urbano della cura del verde pubblico. In tutti i quartieri, nessuno escluso, regnano la trascuratezza e la sporcizia. Da un lato alcuni beneventani che trattano il proprio habitat senza un briciolo di senso civico non facendo la raccolta differenziata, gettando in mezzo alla strada rifiuti di ogni genere e non educando i propri figli al rispetto dell’ambiente. Dall’altro l’Amministrazione comunale che, come al solito, trincerandosi dietro il dissesto divenuto a tutti gli effetti una specie di alibi per l’inerzia e l’approssimazione con cui opera, non fa nulla per rimediare, e non procede alla pulizia e alla cura degli spazi verdi. Così le principali arterie e anche le vie secondarie sono invase da erbacce e materiale di ogni genere, le aiuole sono incolte, diverse aree verdi colme di immondizia che ben si nasconde nella fitta vegetazione generata dai mancati interventi di taglio dell’erba e potatura. L’incuria e l’abbandono trasudano da ogni angolo del centro storico e delle zone periferiche”.

“Le rassicurazioni del consigliere delegato al Verde Feleppa suonano un po’ come le ultime parole famose. Secondo lui “tutto bene madama la marchesa” e “stiamo provvedendo”. E nel frattempo, mentre Feleppa filosofeggia e garantisce che tutto si risolverà, Cretarossa, Pacevecchia, Santa Maria degli Angeli, i Rioni Libertà e Ferrovia, Capodimonte versano in uno stato di incomprensibile degrado. Ma dove sono le adeguate contromisure? Perché non si pianifica una campagna di informazione e sensibilizzazione per arginare il fenomeno? Perché tutto si riduce come spesso accade ad una mera questione economica? Ora è colpa dell’Asia che non provvede alla raccolta, ora dei fondi che mancano per incaricare le ditte che dovrebbero tagliare le erbacce e rasare le aiuole”.

“A proposito di queste ultime, le uniche che sono in una stato dignitoso sono pochissime tra quelle affidate ai privati. Ma anche parecchi di questi sono inadempienti, probabilmente prendendo esempio dalla superficialità chi li governa. Chi era deputato al controllo e alla verifica del rispetto degli accordi con i privati finora cosa ha fatto? Dove sono le sanzioni ed i richiami a costoro da parte del Comune che ha la potestà di intervenire al riguardo quando vengono accertate precise violazioni? Diciassette mesi fa, dopo l’ennesima nota di sollecitazione rispetto alla questione, qualcuno della maggioranza si affannò a precisare che la Giunta Mastella era in carica “solo” da 120 giorni e che quindi non poteva essere responsabile di questo scempio, ascrivibile unicamente alla precedente amministrazione. Oggi che di giorni ne sono passati circa 650, come è possibile che la situazione sia peggiorata ulteriormente? Basta farsi un giro a piedi per la città per rendersi conto delle condizioni in cui essa versa”.

“I cittadini sono inviperiti e non si sentono affatto tutelati, costretti come sono a fare passeggiate, in questi giorni di sole, comprensive di slalom tra i rifiuti, i bambini sono costretti a giocare tra gramigna e spazzatura, con notevoli rischi per la salute. E l’Amministrazione che fa? Pensa solo a scrollarsi di dosso ogni responsabilità, minimizzando la gravità degli accadimenti e continuano a fare ciò che sa fare meglio: promettere”.