- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Mastella ci riprova. Palazzo Santa Lucia è nei suoi pensieri da tempo. In nome e per conto delle aree interne, il sindaco di Benevento vuole essere protagonista delle prossime elezioni regionali. Il primo “avviso”, ai vertici di Forza Italia, l’ex Guardasigilli lo inviava il giorno dopo la presentazione delle liste per le Europee: “Il prossimo anno non accetterò imposizioni, voglio le primarie (leggi qui)”. Da lì in poi è stato un susseguirsi di dichiarazioni, appelli, annunci.

Ma farsi sentire, dal Sannio, è complicato. Già a Napoli l’eco delle sue parole giunge affievolito, figuriamoci a Roma. Di Arcore manco a parlarne. Berlusconi (leggi qui) unge Stefano Caldoro: “E’ lui il nostro candidato”. Poi, notizia di ieri (leggi qui), incontra la Carfagna e tutto sembra tornare in discussione. E Mastella? Da pugile esperto, incassa e rilancia. Come? Giocandosi il jolly. Chiama la “Noto”, commissiona un sondaggio e il risultato (leggi qui) destabilizza il centrodestra (o almeno ci prova). Strategia già utilizzata, con successo, in passato. Pure la corsa verso palazzo Mosti, infatti, cominciò così. Nell’autunno del 2015, a pochi mesi dalle amministrative nella città capoluogo, Mastella commissionò alla “Ipr Marketing” un sondaggio per interrogare i beneventani sulle intenzioni di voto. Ne esce un quadro disastroso per il centrosinistra. Siamo agli inizi di ottobre. Di fatto, Mastella scende in campo poche settimane dopo. Il finale, lo sappiamo, sorrise al politico di Ceppaloni. Oggi ci riprova. L’impresa si presenta assai più ardua ma le armi restano quelle. Hai visto mai, magari funziona.