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Benevento – Scherzi del destino, incroci che con la normalità hanno ben poco a che vedere. Se è vero che il Palermo contro il Benevento vanta una tradizione più che favorevole, lo è altrettanto che l’ultima apparizione dei rosanero nel Sannio presenta una coincidenza stranissima. Era il 3 dicembre 2001 e di fronte alla squadra all’epoca allenata da Bortolo Mutti non c’era il Benevento ma il Napoli. A risultare decisivo fu nientemeno che Roberto Stellone, attuale allenatore dei siciliani che al tempo vestiva la maglia azzurra da bomber del team che Luigi De Canio aveva il compito di guidare verso i vertici della classifica del campionato cadetto. 

Fu un pomeriggio amaro per il Palermo, che perse 3-2 sul neutro dell’attuale Ciro Vigorito (il San Paolo era indisponibile causa lavori) a causa di una doppietta del centravanti nel secondo tempo. Dopo il vantaggio iniziale di Guidoni dopo 4 minuti, i siciliani furono prima raggiunti da Vidigal al 9′ per poi riportarsi in vantaggio al 12′ con Amerini. La girandola di emozioni della prima frazione fu però vanificata da una doppietta nella ripresa proprio di Stellone, al termine di una gara molto nervosa nella quale l’arbitro Messina di Bergamo estrasse ben dieci cartellini gialli e un rosso. Il tecnico romano che tornerà da queste parti alla guida proprio del Palermo alla ricerca del primo successo da allenatore contro i sanniti nell’impianto di contrada Santa Colomba. I due precedenti all’ombra della Dormiente si riferiscono alla sua esperienza con il Frosinone e parlano di due pareggi tra il 2012 e il 2014 (0-0 e 1-1).