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di Alessandro Savoia

Paolisi (Bn) – Penultimo posto in classifica, terza peggior difesa del campionato, uno degli attacchi meno prolifici, quattro vittorie in 22 partite, sei pareggi e ben dodici sconfitte. Numeri impietosi che non creano particolari problemi al Paolisi 2000, in quanto la società, tra mille sacrifici, già sapeva in partenza che raggiungere la salvezza sarebbe stato più complicato del previsto. “Non abbiamo nulla di cui rimproverarci, facciamo calcio con le stesse modalità di sempre. Quest’anno abbiamo avviato un ciclo nuovo con tanti giovani, forse troppi, che vanno seguiti con cura e attenzione, altrimenti corriamo il rischio di perderli. Ci vuole molta pazienza, vogliamo crescere e valorizzare i nostri ragazzi anche se tuttavia la salvezza rimane alla nostra portata”.

Ivano Biondin, tecnico della formazione paolisana, non si scoraggia affatto della delicata situazione che sta vivendo con la sua squadra, visto che nell’ultimo turno si è fatto sotto anche il fanalino di coda Gianni Loia che ora segue con una sola lunghezza di svantaggio. “Mantenere la Prima categoria è un nostro obiettivo – dichiara Biondin -, ma lo vogliamo raggiungere senza stressarci troppo né tanto meno vogliamo creare particolare tensioni all’intero del gruppo. Siamo una squadra che esprime un calcio piacevole, approccia bene le gare, ma poi alla prima occasione sfavorevole subisce più di quello che in sostanza merita. La classifica non ci fa paura, siamo abituati alle difficoltà. Sappiamo che sarà davvero dura arrivare sani e salvi alla meta, ma non molleremo di un centimetro. Continueremo a dare battaglia senza sosta, il calcio non è una scienza esatta, quindi, finché ci sono margini di miglioramento dobbiamo crederci e dare tutto fino alla fine della corsa”.

Prossimo impegno proibitivo sulla carta per il Paolisi 2000, poiché al ‘Russo’ del centro caudino, farà tappa il Puglianello che proprio nell’ultimo turno ha perso la vetta della classifica. “Giochiamo in casa e questo potrebbe farci comodo – dice Biondin -, in quanto proprio tra le mura amiche riusciamo a destreggiarci meglio. E’ vero, sulla carta non c’è confronto con il Puglianello, molto più forte e organizzato di noi, ma ce la giocheremo apertamente e cercando di imporre sempre il nostro gioco. Pure perdendola per noi cambierebbe poco, l’importante è evitare l’ultimo posto per poi poterci andare a giocare la salvezza attraverso i playout”.