Paolucci e il dibattito nel centrosinistra: “Emergono le contraddizioni, l’antimastellismo non basta”

L'esponente di Fratelli d'Italia commenta ad Anteprima24 le vicende che stanno ostacolando il processo di costruzione delle coalizioni in vista del voto a Benevento: "O si sceglie di opporsi a Mastella facendo alleanza con chiunque o si sceglie di combattere Mastella senza allearsi con chi ha rappresentato il periodo più buio del governo di questa città: gli anni dell’amministrazione Pepe"

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Parla di “implosione del centrosinistra”, Federico Paolucci, coordinatore regionale per le Aree Interne di Fratelli d’Italia. L’argomento, va da sé, sono le prossime amministrative di Benevento.

“In questi giorni – racconta allora Paolucci . sono emerse le questioni che da tempo erano sotto traccia e che non riguardano solo il centrosinistra, ma che trovano in quel campo il luogo delle contraddizioni. E non è solo un problema squisitamente politico o di schieramento. E’ una questione che si riflette sul futuro della città e sulle possibili opposte alleanze”.

Il punto di non ritorno, che non potrà mai determinare una sintesi, è l’affermazione di Angelo Moretti, che giustifica il suo dissenso alla possibile candidatura di Luigi Diego Perifano con l’affermazione: serve discontinuità”.
“Ebbene, – prosegue il dirigente di Fratelli d’Italia – se è vero, come è vero, che Luigi Diego Perifano, autorevole esponente del Pd prima e poi del centro sinistra in generale, abbia avuto dei ruoli di sottogoverno, è però evidente che la parola discontinuità, pronunciata da Moretti, non poteva riferirsi alla persona, ma a ciò che egli rappresenta: e cioè il mondo politico ed amministrativo che ha governato la città e la provincia negli anni precedenti all’amministrazione Mastella. Ovverossia, – chiarisce l’esponente meloniano – i dieci anni di amministrazione Pepe. Perché è certo che la discontinuità non poteva riferirsi certo a Mastella, essendo evidentemente sia Moretti sia Perifano alternativi all’attuale sindaco”.
Per Paolucci, dunque, le parole di Moretti fanno emergere “quello che sostengo da tempo”, e “che è argomento che non può essere sottovalutato: il problema del futuro della città va valutato non solo attraverso una critica (giusta) all’amministrazione in carica, ma senza dimenticare i devastanti dieci anni precedenti dell’amministrazione Pepe”.
Per Paolucci, insomma, “dimenticare quegli anni, in nome di un antimastellismo “a prescindere”, sarebbe veramente masochistico. Un rimedio peggiore del male”.

“E di questo – continua – Moretti deve essersene accorto, più di quanto non riescano a scorgere alcuni capotreni del centro lega che limitano la loro posizione all’alternativa (spesso personalistica) a Mastella, ma che hanno più volte enunciato di essere disposti a tutto (cioè anche ad allearsi con il PD), pur di sconfiggere Mastella.

Continua la riflessione dell’esponente Fdi: “I nodi stanno venendo al pettine. Moretti forse si sta accorgendo solo ora che – come gli avevo pubblicamente detto – dialogare solo con una parte non significa essere civici (né cinici), ma rischiare di essere servi sciocchi del PD”.
Per il politico beneventano, allora, “i commenti e le prese di posizione di Basile e di Cacciano, che cercano di mettere una pezza a questa falla che si è aperta nel centrosinistra, sono solo cerotti su una voragine”. 
“La questione è una sola, e tale resterà per tutta la campagna elettorale: o si sceglie di opporsi a Mastella facendo alleanza con chiunque, senza avere una prospettiva di governo veramente alternativa, o si sceglie di combattere Mastella senza allearsi con chi ha rappresentato il periodo più buio del governo di questa città: gli anni dell’amministrazione Pepe”.
“Bisogna iscriversi alla prima o alla seconda battaglia – la chiosa di Federico Paolucci: o creare l’alternativa agli ultimi cinque anni, o agli ultimi quindici anni. Io sono iscritto alla seconda”.
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