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Benevento – Di seguito una nota dell’avvocato e candidato a sindaco  Federico Paolucci sulla questione del dissesto economico – finanziario dellEnte:

In merito alla questione sollevata dal consigliere de Pierro in consiglio comunale,relativa alla: “Problematica dissesto ed Osl”, è vero che, come afferma lo stesso consigliere “Il problema è atavico, ha detto De Pierro, visto che il dissesto è stato dichiarato quattro anni fa. Si tratta di un tema delicatissimo con la gente che aspetta ancora delle risposte” e che “ai creditori del Comune bisogna legittimamente restituire quello che è dovuto”.
Appare tuttavia singolare che la richiesta provenga dal capogruppo del PD, partito ritenuto responsabile della dichiarazione di dissesto deliberato dal consiglio comunale di Benevento nel 2017. Al di là della tardività dell’intervento del capogruppo del PD, atteso che numerosi e vibrati interventi sull’argomento sono già stati assunti da altri consiglieri – tra i quali in particolare Vincenzo Sguera e Italo Di Dio -, ciò che appare esilarante, se non fosse una vera e propria tragedia cittadina, è che è proprio il PD che dovrebbe chiedere scusa al sindaco Mastella ed ai cittadini per il disastro socio economico arrecato alla città di Benevento, qualora fosse il responsabile del dissento. Se, viceversa, il dissesto dovesse essere stata una scelta politica di Mastella e dalla sua maggioranza senza che vene fossero effettive necessità, dovrà essere lo stesso primo cittadino a chiedere scusa al partito democratico ed alla città per aver dichiarato senza motivo il fallimento del Comune di Benevento.
Quindi, il partito democratico ed il sindaco Mastella – che ora sono alleati in vista delle prossime elezioni amministrative -, congiuntamente o disgiuntamente , farebbero bene a chiedere scusa alla città di Benevento per il disastro economico creato ed acclarato con la dichiarazione di dissesto, prima ancora di preoccuparsi di dare risposte ai tantissimi cittadini che chiedono il pagamento di quanto loro legittimamente dovuto dall’Ente”.