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Benevento – Riprendersi la scena quando meno te lo aspetti. Stefano Bovio, portiere trentaseienne del Rione Libertà, squadra in piena zona playoff nel girone C del campionato di Prima categoria, è salito nuovamente alla ribaltata della cronaca calcistica sannita grazie alle stesse prodezze di Handanovic, estremo difensore dell’Inter, ossia parare i rigori. Il portiere beneventano, infatti, malgrado non sia il titolare a tutti gli effetti (c’è Giovanniello a contendersi il ruolo), ha parato quattro rigori su quattro in nove gare disputate dal primo minuto. Due dei quali nella stessa partita, ovvero domenica scorsa contro il Rocca San Felice.

Dal punto di vista personale è stata una bella soddisfazione – dichiara lo stesso Bovio -, ma quello che conta di più è aver contribuito in maniera importante al bene della squadra, poiché il primo penalty l’ho intuito sul punteggio di 0-0 e il secondo sull’1-0 per noi (la gara è terminata 2-1), quindi possiamo dire che sono stati decisivi per portare a casa un’altra vittoria fondamentale. Io come Handanovic? Dai, non scherziamo – sussurra Bovio -, la nostra è semplice passione, senza la quale il calcio dilettantistico non avrebbe senso di esistere“.

Fatto sta che quattro rigori consecutivi non si parano a caso, visto che il pipilet cittadino prima del Rocca San Felice, ha intercettato il tiro dagli undici metri sia con il Tufara Valle che con il Pietrelcina.

Diciamo che negli allenamenti ci divertiamo con i tiri dal dischetto – spiega Bovio – ma in questi casi la fortuna è stata dalla mia parte. La gloria personale non mi interessa, è importante invece il bene del Rione Libertà e raggiungere la salvezza il prima possibile. Io cerco soltanto di farmi trovare pronto quando mister Iannuzzi mi chiama in causa“. E finora Bovio lo ha fatto egregiamente.