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Baselice (Bn) – C’è una terra, il Fortore, che sta diventando zona di conquista per le tante aziende che hanno a che fare con le energie rinnovabili. I parchi eolici abbondano, generano profitto e questo potrebbe essere un grosso vantaggio, sia per chi ne è proprietario, sia per i territori sui quali sono installati. Ma, come sempre accade, l’esagerazione, spesso, porta a vedere dei veri e propri scempi. Baselice, nello specifico, fa parte di queste terre che stanno subendo una vera e propria trasformazione per l’abbondanza di parchi che stanno nascendo. Fin qui potrebbe essere tutto normale, ma, quando si vanno a incrociare i destini dei normali cittadini, allora bisogna riflettere. Terreni espropriati, cittadini che non possono più accedere ai propri terreni, espropriati con un ritorno economico irrisorio e senza la possibilità di poter portare avanti le proprie attività. Non solo, c’è anche chi si è visto letteralmente crescere montagne di terra di fronte alle proprie abitazioni. Insomma una situazione che poteva e doveva essere gestita meglio.

E tutto ciò senza parlare della situazione strade. Distrutte, fangose, acquitrini nei quali è difficile districarsi, cunette artificiali che si riempiono e vanno a finire nelle terre sottostanti, “avvelenando” campi, annullando anni di lavoro. Discorso che tocca anche le fontane di Baselice. La risorsa per irrigare ma, soprattutto, per correre ai ripari quando l’acqua non c’è. La costruzione delle pale in prossimità significa toccare anche le falde con tutto ciò che ne comporta. Acqua poco limpida, non bevibile, marrone.

Insomma, tutto quello che non deve essere fatto quando ci si trova in situazioni del genere. La costruzione di un parco eolico fa parte dei tempi che cambiano e ben venga, ma così rischia di diventare solo uno sfregio a una terra che ha già dato tanto in termini di energie rinnovabili.