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San Giorgio del Sannio (Bn) –Nota di Elvira Santaniello, attivista Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio.

I risultati elettorali hanno completamente sfasciato il sistema dei partiti sanniti, annientati dalla valanga di voti per il M5S.

Anche a San Giorgio del Sannio il risultato del Movimento è stato lusinghiero con una percentuale generale del 43% circa, ma, mentre in tutto il Medio Calore Irpino e nel Sannio il risultato è stato il frutto del gran lavoro di centinaia attivisti e di numerosi parlamentari uscenti, qui a San Giorgio, invece, è stato determinato senza dubbio solo dall’onda di entusiasmo che ha saputo dare Luigi Di Maio alla campagna elettorale nazionale, visto che praticamente di appuntamenti elettorali qui a San Giorgio non ce ne sono proprio stati.

In virtù di ciò, proprio perché nessuno a San Giorgio può prendersene il merito, l’esito elettorale seppur importante, non è stato oggetto di approfondimento da parte del M5S sangiorgese.

Caso opposto, invece, è quello di Fratelli d’Italia, che è passato da poco meno di 80 voti a 275, triplicando il risultato del 2013. Di questo aumento di consensi, infatti, ha ampiamente parlato la consigliera Pedicini esprimendo la volontà del suo partito di radicarsi sul territorio.Questi dati consentono già di fare una prima importante considerazione:  San Giorgio del Sannio è un paese all’incontrario, visto che chi ha numericamente vinto le elezioni nazionali tace e chi, invece, pur beneficiando del lavoro di una coalizione, comunque non è riuscito a vincere, parla. Ma andiamo oltre e diamo uno sguardo anche alle altre percentuali minori, ovvero al consenso ricevuto nel nostro Comune da quelle formazioni più piccole che ci mostrano una realtà da non trascurare.Partiamo dalla Lega, che tanto piccola non è, però partiva, nel Comune di San Giorgio del Sannio, da percentuali inferiori all’1 %.Quest’anno, la Lega si è assestata al 6.57 % al Senato e al 6.67%  alla Camera, ovvero siamo passati da 15 a 391 cittadini sangiorgesi che hanno votato per il partito di Salvini. Passiamo, poi, a Casa Pound e Forza Nuova che passano da circa 20 elettori a circa 60. Infine, diamo un’occhiata a Partito della Famiglia, Partito del Valore Umano, Partito Comunista che si attestano ad una media dello 0.46%  ovvero circa 26 elettori a testa,  in buona sostanza 78 cittadini sangiorgesi che votano per questi partiti.

Questi sono senza dubbio partiti ideologici, non si votano queste forze politiche di pancia ma perché si crede in quello che propongono, e quindi esprimono una realtà che non può passare sotto silenzio: da una parte, c’è una fetta di sangiorgesi che esprime posizioni rigide nei confronti degli immigrati e dell’immigrazione (cosa peraltro, emersa già da un po’ sui social dopo recenti episodi di cronaca)  dall’altra disagio delle famiglie e dei lavoratori nei confronti di un welfare che non funziona.

La prima cosa che salta all’occhio da questi numeri è che nessuna forza politica ha intercettato il disagio sociale.Francamente, credo che questo far finta di nulla non porti da nessuna parte , anzi, ritengo sia un atteggiamento estremamente negativo per degli amministrazioni locali di maggioranza ed opposizione che da questo territorio sono stati eletti e a questo territorio, alla sua crescita e al suo sviluppo devono guardare. Forse si accorgeranno di queste sacche di disagio sociale alle soglie delle elezioni comunali, quando magari qualcuno riuscirà a mettere insieme i temi della destra anti immigrazione e quelli delle famiglie e dei disoccupati che non arrivano a fine mese, e diventerà un competitor di tutto rispetto visto che parte da una base di oltre 500 votanti. Quello che è certo è che tutto questo non potrà e non dovrà passare sotto silenzio. Del resto, le sollecitazioni su questi temi (tutte documentate da istanze protocollate presso il Comune e da incontri svolti presso l’Ente) ci sono state sin dalla precedente consiliatura Ricci e sono venute esclusivamente da quei cittadini attivi del Meetup Amici di Beppe Grillo che, unici sul territorio, hanno avuto occhi per guardare ed orecchie per ascoltare le necessità dei cittadini sangiorgesi.Ora , dopo questi risultati elettorali, tocca a chi amministra, maggioranza ed opposizione, farsi carico delle sollecitazioni ricevute. Del resto, San Giorgio è un paese di circa 10.000 abitanti, è una comunità paese non una metropoli impersonale, ed è inimmaginabile che gli amministratori locali di maggioranza ed opposizione non abbiano la capacità di intercettare i problemi reali della gente. Ora è il momento di rimboccarsi le maniche e smetterla con l’inutile e improduttiva guerra dei comunicati stampa, fatta più per autocelebrazione che per altro, visto che di fatti al momento se ne sono visti pochi. Se esiste qualcuno in grado di ascoltare questi cittadini, tanti o pochi che siano, scenda in strada a tirare la carretta.