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Cautano (Bn) – Luigi Pisaniello e Giuseppe Fuggi, rispettivamente Dirigente Scolastico dell’IC Vitulano e sindaco del comune di Cautano, ideali capitani di vascello, ieri 22 maggio nella continuità di un percorso di conoscenza, mestieri, saperi e sapori opportunamente dosati, per dare ai bambini di oggi, gli strumenti per essere uomini migliori domani, sono stati protagonisti unitamente allo chef Giuseppe Daddio, direttore della Scuola Dolce & Salato di Maddaloni (CE), il collaboratore Amato Genovese, le tutor Caterina Caporaso e Silvana Grasso. In un connubio ideale tra conoscenza e mestieri, il mondo della scuola incontra il mondo della cultura territoriale e del benessere psicofisico, attraverso un percorso scolastico e di promozione che unisce l’istruzione alle istruzioni per l’uso.

I progetti Scuola Viva denominato “Una scuola è viva quando è di tutti!” e POC Regione Campania 2014-2020 denominato “Taburno Experience: La patata Interrata di Cautano” trovano la loro ragion d’essere in percorso diverso, ma profondamente voluto e sano. L’IC Vitulano attraverso il progetto Scuola Viva, con cento partecipanti annuali, grazie ai finanziamenti alla Regione Campania, da ben tre anni, ha strutturato tra gli altri, un percorso formativo inclusivo originato della verve progettuale del project manager Lucietta Cilenti, ponendo l’accento su risorse autoctone, intrecciando un corso di scienze “ll piccolo botanico” e di cultura alimentare “DolcePanPatata” che uniscono territorio, tradizioni, innovazione, varietà botaniche, cucina e cultura, sugellandole con due pubblicazioni editoriali una denominata “Erbario di Cautano – Terre del Taburno” come studio e catalogazione di varietà officinali ed erbe autoctone del Taburno, l’altra “PanRicettario di Cautano – Terre del Taburno” come raccolta di ricette a base di patata interrata di Cautano, ideate e realizzate live, per e dagli stessi alunni, mentre il comune di Cautano e il suo POC Taburno Experience: la patata interrata di Cautano, mira a non disperdere la memoria storica di un prodotto unico e delle antiche tecniche di conservazione che diventano filiera e ingrediente di nicchia da preservare.

La lezione di cucina si è spostata fisicamente nei laboratori high-tech di Dolce&Salato riproducendo con tanto di assaggio ( a mo’ di ripasso) le ricette che i discenti come da calendario realizzano a scuola. E’ questo un esempio di come la scuola sia collante tra identità, cultura e socialità, perchè non è “sulla carta” che si insegna, ma è nel racconto “multicomprensivo” che si scrivono le storie e la storia di chi siamo, da dove veniamo, da chi lietamente incontriamo e dove vogliamo andare, oltre la coercizione “ignorante” del dove vogliono farci andare. I sorrisi, la gioia, la creatività e la purezza dei bambini sono stati poi, il vero dessert di questa giornata che nel coro da stadio finale del ritorno, ha scandito tutti nomi della rosa convocata in una delle partite di chi gioca non per la vittoria, ma per partecipare, fare la differenza in campo ed essere ricordato.