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Cerreto Sannita (Bn) – Un abbraccio caloroso, lungo, di quelli che scaldano il cuore. Don Maurizio Patriciello non poteva aspettarsi di meglio dall’incontro avuto questa mattina con gli studenti dell’Istituto Carafa-Giustiniani di Cerreto Sannita – San Salvatore Telesino.

Il parroco anticamorra, rigorosamente accompagnato dalla scorta, ha fatto il suo ingresso all’’interno della struttura sita nella città della ceramica, tra due ali di studenti e ha preso posto al centro del palco, affiancato dalla dirigente scolastica, la dottoressa Giovanna Caraccio e dall’arcivescovo della diocesi di Cerreto Sannita-Telese Terme-Sant’Agata de’ Goti, Sua Eccellenza Mons. Mazzafaro.

Ed è proprio quest’ultimo ha cominciato con un breve intervento, parlando dell’amicizia con Don Patriciello e dell’importanza della sua presenza all’interno dell’istituto e sul territorio sannita. Un segnale importante nei confronti di una categoria tanto sensibile a certe tematiche quanto delicata.

Emozionatissima la dirigente che ha atteso anni per poter avere un’ospite del genere nella propria struttura e che alla fine ci è riuscita, grazie anche alla collaborazione di tante persone che si sono messe a disposizione.

E poi lui, Don Maurizio Patriciello. Il parroco che ha deciso di evitare il classico discorso ai ragazzi. Ci ha dialogato, ha atteso le domande e ha dato risposte. E le domande sono state tante, le risposte ampie, articolate e vere soprattutto. Ha parlato di omertà, di violenza, di camorra, della sua situazione personale, delle difficoltà della povera gente. Si è scagliato contro le amministrazioni conniventi e contro i camorristi. Ha raccontato storie personali, di percorsi e amici persi. Ha saputo affascinare trascinando i ragazzi dalla propria parte.

L’arrivo di Don Maurizio nel Sannio aveva come obiettivo l’inaugurazione della Scala della legalità: una vera e propria scala sulla quale erano impressi i nomi delle vittime di tutte le mafie. Una lunga lista letta, una preghiera alla quale tutti hanno risposto con un ‘Presente’. La lotta alla criminalità, un percorso arduo come salire una lunga scala appunto.