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Spontaneamente costretto”, Umberto Del Basso De Caro ha presentato questa mattina, presso i locali della federazione sannita del Pd, il suo sito personale.

Lo scetticismo del sottosegretario nei confronti delle nuove tecniche di comunicazione è cosa nota. “Ogni uomo è figlio del proprio tempo. Ho sempre preferito il confronto nelle sezioni di partito e l’interlocuzione diretta con i cittadini”. E i risultati, in effetti, non sono mancati: “Diciamo che qualcosa pure sono riuscito a fare”.

E però… “Mai dire mai”. L’ultimo dei Mohicani si è arreso. Anche se è una resa a metà: “Compio questo gesto rivoluzionario ma resto un incapace in materia. Fortunatamente ho degli amici che si occuperanno di tutto, veicolando i contenuti. Consentitemi di ringraziarne uno pubblicamente: Antonio Della Fortuna. Quest’ultimo, poi, è un mio sostenitore di Nusco. Capirete: un eroe”.

Due volontari a cui il leader sannita del Pd affida una missione ambiziosa. “Il sito sarà uno spazio di verità, seguendo un insegnamento caro alla tradizione giornalistica anglosassone che è sempre ben attenta a separare i fatti dalle opinioni”.

In giro sento cose terribili. SI propone tutto e anche di più senza mai dare però conto delle coperture. L’auspicio è che il prossimo 4 marzo, nell’esprimere il voto, i cittadini italiani valutino attentamente le competenze in campo”.

Inevitabile, nel confronto con i giornalisti, una riflessione sulla oramai imminente chiusura delle liste per le politiche.

Questa settimana sapremo tutto, evidentemente, visto che lunedì prossimo scadranno i termini per il deposito delle candidature. La mia? È Roma che decide, non io. Vedremo quale sarà la frontiera del mio impegno”.

Per il Sannio – ancora il sottosegretario – il deliberato del Pd sannita lo conoscete tutti. E non da oggi ma dal 2 gennaio scorso: noi ci segnaliamo sempre per puntualità. Ma Il Partito Democratico di Benevento ha il diritto di esprimere il candidato unicamente nel collegio maggioritario alla Camera, tutto sannita. Poi vi è il collegio senatoriale che è per metà sannita e per metà casertano e altri due collegi interprovinciali di Avellino che includono 18 comuni della nostra provincia. E’ evidente che anche in questi collegi chiederemo quantomeno di essere consultati, dovendo dare il nostro contributo in termini elettorali, e di esprimere una opzione”.